Libri scolastici: la scuola italiana è pronta?

Qui su Libri e Bit abbiamo spesso parlato dei libri scolastici e dell’ipotesi di utilizzo di libri elettronici ed ereader al posto dei normali libri di testo. La realtà di fatto che emerge, attraverso le testimonianze di dirigenti scolastici in tutta Italia, è che il nostro paese, nonostante una legge che lo preveda, è tutt’altro che preparata che in materia. Dando modo alla confusione nel settore, purtroppo, di regnare sovrana.

Repubblica riporta la testimonianza, davvero esplicativa di questa situazione, del preside del liceo classico fiorentino Michelangelo. Sebbene in linea teorica la scelta obbligatoria di libri disponibili anche in versione elettronica dovesse avvenire da questo anno scolastico, la legge sembra essere molto vaga al riguardo, dando modo a coloro che mal vedono questo progresso di avere maggiore spazio di movimento. Spiega il direttore Massimo Primerano, del liceo sopracitato:

Gli insegnanti sono conservatori, tendono a fare le cose allo stesso modo, ho lottato perfino per introdurre il registro elettronico: Se anche io dico che il futuro è digitale, e che lo studente con l’iPad sottobraccio, anziché con la cartella, è il benvenuto, non significa che il cambiamento sia dietro l’angolo.

Una sensazione diffusa anche tra le case editrici specializzate, come spiega Bruno Mari, vicepresidente della GiuntI:

A partire dall’anno scolastico 2011-12 il collegio dei docenti adotta esclusivamente libri utilizzabile nelle versioni online scaricabili, da internet, o mista. Sembrava, cioè, che la deadline del libro di carta fosse quest’anno.

Una recente circolare sancirebbe l’effettivo obbligo dal 2012-2013, portando la maggior parte dei presidi a regolarsi in base alla effettiva disponibilità dei docenti. Pur tenendo conto dell’obbligo, dal prossimo anno a quanto pare, di passare a questa nuova maniera di fare didattica. Dando modo alle famiglie di risparmiare. Gli editori sono pronti, ma la scuola?

Ed in caso di effettiva scelta secondo legge, quanti saranno quest’anno gli studenti a portare alcuni se non tutti i testi  in formato ebook su iPad e tablet? Quanti useranno l’ereader? Solo l’arrivo di settembre potrà portare una risposta certa.

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