Libri antichi? Irresistibili in ogni sfumatura

libri antichi irresistibiliAnche nell’era dell’ebook, con il libro digitale in crescita nei mercati, è innegabile che il libro antico (ovviamente cartaceo) sia ancora in grado, al pari di una reliquia o un reperto storico, di sviluppare attrazione da parte dei lettori di ogni età. Con le sue pagine ingiallite, il profumo classico della carta che è rimasta a lungo chiusa su se stessa, il libro “d’annata” è un oggetto che vive di vita propria. Il Festival del Libro Antico conclusosi a Milano ha rappresentato tutto questo e molto di più.

Anche se solo un appassionato bibliofilo o un lettore vorace può forse lasciarsi conquistare completamente dal mondo fatato di questi compendi. Va ammesso, ad ogni modo, che quest’anno la rassegna (arrivata alla sua ventitreesima edizione, n.d.r.) ha non solo confermato l’interesse degli italiani per il tema, ma ha fatto registrare dei numeri finora mai visti.

Un vero mix interessante di gente comune e nomi illustri, incapaci di tenersi lontano da una tale gioia per l’animo. Uno tra i primi, tanto per fare un nome? Lo scrittore Umberto Eco. Ancora una volta la rassegna, promossa e curata dalla Fondazione Biblioteca di via Senato, ha portato a casa un risultato di grande pregio.

Sono stati 50 gli espositori giunti da tutto il mondo a condividere con il pubblico italiano ed i turisti interessati libri rari ed antichi, storie ed aneddoti riguardanti un mondo davvero sconfinato in quanto a bellezza. Senza contare che la Fiera ha ospitato questo anno un campione fornito delle librerie antiquarie del nostro paese.

Attraverso la mostra correlata “Aureae Ligaturae” si sono poi aggiunte, ad arricchire il filone principale della rassegna 140 legature provenienti da ogni parte dei Europa. I visitatori hanno potuto rifarsi gli occhi con trattati di architettura antica e libri pieni di mappe geografiche. E , non per ultimo, di veri e propri “libri” fotografici. Ad attrarre in particolare, da questo punto di vista, la fotografia del 1938 scattata da Himmler, il gerarca tedesco, in compagnia di Hitler, Mussolini e Goebbels, in occasione della visita alla  Mostra Augustea della Latinità.

Il libro più ricercato e visionato con particolare interesse? Una prima edizione dei “Promessi sposi” datata 1825.

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