La zona morta, di Stephen King

La zona morta è uno dei primi romanzi di Stephen King. Personalmente non riesco a considerarla una storia del terrore, quanto uno degli esempio più belli di storie d’amore che lo scrittore americano sia in grado di comporre. La sua capacità di unire in un’unica soluzione il soprannaturale e l’amore non l’ho mai riscontrata in altri autori.

La storia molto semplice nella sua trama ed un po’ più articolata nell’intreccio, mette al centro di tutto Johnny, un giovane insegnante che di ritorno da una uscita con la sua ragazza e collega Sarah rimane coinvolto in un disastroso incidente automobilistico. L’uomo, che scopriremo fin da piccolo dotato di una sorta di “preveggenza latente”  in seguito ad una caduta, cade in coma e vi rimane per cinque anni.

Un periodo di tempo lunghissimo, nel corso del quale la sua vita è totalmente cambiata: Sarah si è sposata ed ha un figlio, la madre è divenuta una fervente religiosa che rigetta l’utilizzo di medicinali utili per la salute e talvolta, al contatto, Johnny ha la possibilità di prevedere alcune cose prima che accadano o scoprire particolari sconosciuti.

In questo modo riesce a salvare delle vite, a prendere un serial killer. Ma il suo più grande “progetto” derivante da questo dono che lui considera una maledizione è il tentativo di fermare Greg Stillson dal divenire presidente degli Stati Uniti: scenari apocalittici infatti aspetterebbero l’America ed il mondo se ciò avvenisse.

Tutto l’intreccio si muove ovviamente su questi fattori, mettendo in primo piano il punto di vista di Johnny, principalmente, e di Greg, al fine di comprendere perché questo strano “politico-operaio” sia così pericoloso per l’umanità.

Il libro è decisamente scorrevole, sia dal punto di vista del linguaggio usato che della narrazione, e non si può fare a meno di immedesimarsi in questo sfortunato ragazzo che vede, nonostante tutto, sfumare tutto ciò a cui tiene. Opterà poi per mettere la sua vita a rischio a favore del bene comune: ed anche questo, in parte, rappresenta la forza dell’intera storia.

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