Jonathan Franzen contro i social newtork

Dopo aver criticato l’editoria digitale, Jonathan Franzen torna all’attacco rendendo nota la sua antipatia per tutti i social network che affollano il web. Lo scrittore, uno degli autori più ricchi e letti del mondo, non ha tenuto per sé l’opinione che nutre nei confronti delle piattaforme virtuali e social, vera rivoluzione in ambito comunicativo e canale sempre più apprezzato dalle nuove generazioni. Twitter e Facebook amati da tutti, tranne che dallo scrittore. A fare imbestialire l’autore de Le Correzioni ci avrebbe pensato Twitter che, secondo lo scrittore, rappresenterebbe tutto ciò che egli detesta e contro il quale ogni giorno si batte; una sorta di nemico della comunicazione da combattere e annientare a suon di paragrafi e capoversi.

Jonathan Franzen avrebbe infatti giudicato il social network l’emblema dell’incomunicabilità, piaga sociale dei nostri tempi e germe da distruggere per liberare il popolo dall’ignoranza e dall’incapacità di esprimersi e riflettere su ciò che si è letto:

E’ difficile spiegare un’emozione in 140 caratteri – spiega l’autore – E’ come se Kafka avesse deciso di scrivere il romanzo La metamorfosi senza utilizzare la lettera p o se avesse preferito girare un video riassuntivo di ciò che avrebbe voluto narrare nell’opera.

Lo scrittore, che già aveva scatenato l’ira dei suoi lettori, con la dichiarazione a proposito dell’editoria digitale, ha ora infastidito tutti i follower che, su Twitter, scambiano pareri e opinioni personali sulle opere scritte dall’autore; un popolo di “fanatici virtuali” che, per tutta risposta, hanno creato l’hashtag #JonathanFranzenHates, la stringa sotto la quale tutti i fans dello scrittore elencano ciò che Franzen non sopporta, dando vita a frasi brevi divertenti e simpatiche frecciatine che ritraggono lo scrittore come un personaggio burbero e contraddittorio.

Qualche esempio? Tra le stringhe scritte dai fans dell’hashtag si leggono frasi come: “Franzen odia le macchine fotografiche. Le vere fotografie dovrebbero essere dipinte a mano”, “Franzen odia la luna: la sua luce è disonesta, non è altro che un riflesso!”… Che caratteraccio, signor Franzen!

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