Jane Austen uccisa dall’arsenico? In un libro l’ipotesi dell’avvelenamento

Mark Twain scrisse di lei : “Potrei sopportare la prosa di Poe se mi pagassero adeguatamente, ma non quella di Jane. Jane e’ interamente illeggibile. E’ un vero peccato che le abbiano permesso di morire di morte naturale”, rifernedosi a Jane Austen. Ora un libro tenta ancora una volta di far luce sulla sua morte. E delle sorprese potrebbero essere davvero dietro l’angolo.  La scrittrice è morta a causa dell’arsenico?

La scrittrice Lindsay Ashford sembra esserne convinta. Acclamata scrittrice di gialli, la donna per completare il suo ultimo libro si è trasferita nel villaggio di origine della Austen. Qui, venuta a contatto con i vecchi volumi contenenti le lettere scritte dalla scrittrice inglese nel corso della sua vita, è rimasta colpita da ciò che la stessa scrisse pochi mesi prima della sua morte.

Raccontando attraverso una missiva i suoi sintomi, l’autrice di Orgoglio e Pregiudizio sembra aver dato una perfetta descrizione dei sintomi derivanti dall’avvelenamento da arsenico. Citiamo testualmente: “

Sto molto meglio ora e vado riprendendo il mio colorito naturale che e’ stato brutto abbastanza, nero e bianco, e ogni tipo di colore sbagliato.

La Ashford, appassionatasi alla vicenda, ha abbandonato momentaneamente i suoi gialli ed ha dato luce a “The mysterious death of Miss Austen” ( La misteriosa morte della sig.rina Austen, n.d.r) dando spazio a tutta una serie di ipotesi che gravitano attorno ad un possibile avvelenamento. In effetti gli indizi che l’hanno portata a tale conclusione, sebbene non possano essere considerate delle prove inoppugnabili, danno l’idea di come, la strada intrapresa possa essere plausibile.

La presenza di problemi nella pigmentazione della pelle “a goccia di pioggia” di diversi colori è tipica dell’avvelenamento d’arsenico. Senza contare che una ciocca di capelli della scrittrice, comprata all’asta da una coppia di persone nel 1948 è stata trovata positiva al veleno. La morte della scrittrice è da anni fonte di dibattito nel settore: che questa nuova ipotesi sia quella giusta?

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