Festa del libro ebraico in Italia, dal 7 maggio

Dal prossimo 7 maggio , e per due giorni, Ferrara ospiterà la seconda edizione della “Festa del libro ebraico in Italia”, evento promosso dal Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah.

Un appuntamento importante, non solo per non dimenticare un periodo triste come quello vissuto dalle persone di religione ebraica, ma soprattutto per andare a fondo della cultura ebraica e del suo contributo generale al sapere italiano.

La manifestazione partirà alle 20 di venerdì,  grazie alla partecipazione di alcuni membri dell’Unione giovani Ebrei d’Italia: vi sarà la funzione religiosa Kabalat Shabat nella sinagoga tedesca  di Ferrara ed alle 21.30, incontri e sapori kasher al chiostro San Paolo, aperti a tutti su prenotazione. Come ricorda il coordinatore ed organizzatore degli incontri, Gaetano Sateriale:

Non sarà solo una festa di libri ma un’occasione per anticipare i temi del Museo, ossia la bimillenaria presenza della comunità ebraica ed il suo contributo alla vita del paese.

Purtroppo, per ragioni “prosaiche” come sono state commentate  e di bilancio,  il direttore della Fondazione Meis  Roberto Finardi, che ha organizzato l’intera rassegna, ha dovuto spiegare che la minore estensione, rispetto allo scorso anno, è dovuta alla mancanza degli 80mila euro precedentemente messi in conto del Ministero dei Beni e attività culturali. In questo caso, infatti, dei 150milaeuro necessari allo svolgimento pieno della manifestazione, 15mila euro provengono dalla Regione, ed ingran parte dalla Fondazione Meis,  che come ricorda Sateriale:

E’ istituita da una legge dello Stato e dotata di un proprio bilancio.

Molto interessante la mostra “Una storia di carattere. 150 anni di stampa ebraica in Italia”, che aprirà i battenti insieme alla rassegna e che sarà visitabile fino al 22 maggio.  Vi sarà poi la prima “notte bianca ebraica” davvero una “prima mondiale assoluta”, secondo gli organizzatori. Sarà possibile visitare le vie principali del ghetto e parlare della storia e della tradizione ebraica ai tempi delle Signorie. E’ in oltre prevista una visita al Fossato del Castello, le cui uccisioni del 1943 ispirarono il racconto dello scrittore Giorgio Bassani “Una notte del ‘43”.

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