Errori nei libri: da Matteo Renzi a Stephen King

errori libri matteo renzi stephen kingEra da un po’ di tempo che desideravo affrontare il rapporto “scrittori-errori“.  E non parlo di errori di battitura, ortografia e similari che l’apporto di un buon correttore di bozze può abbattere davvero con molta facilità, ma di quelli più insidiosi e nascosti, ovvero quelli di tipo storico e geografico. Come si pone l’autore in tal senso quando gli vengono fatti notare? Quale è la reazione tipo di uno scrittore davanti a certe segnalazioni?L’ispirazione, pur non essendo pervenuta risposta alcuna, ce la da il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che nell’ultimo suo libro “Stil novo, la rivoluzione della bellezza tra Dante e Twitter” si è reso protagonista di una grossolaneria abbastanza cospicua che gli è valsa, con tanto di richiesta di presenza, la vittoria del “Bugiardino Storico 2012” dell’Accademia della Bugia. L’errore in questo caso, ha riguardato la ricostruzione della battaglia di Gavinana del 1530, posta in uno storico omonimo rione di Firenze rispetto al paesino del pistoiese dove sì è effettivamente svolta.

Errori di tipo storico e geografico sono più frequenti di quanto si pensi. Cambia però l’atteggiamento con il quale lo scrittore si pone rispetto alla loro presenza. La mia immane conoscenza di Stephen King e della sua biblioteca mi impone di portarvi lui come esempio. Il re del brivido è uno scrittore popolare, in grado di “partorire” anche più opere l’anno e con esse produrre tutta una serie di errori di questa tipologia. In Italia non ce ne rendiamo conto perchè non conosciamo nello specifico molte dinamiche storiche e geografiche statunitensi.  In ogni caso l’autore in questione ricorre ad un semplice stratagemma: alla fine di ogni suo volume, prima o dopo i ringraziamenti, vengono poste delle precisazioni nelle quale King si scusa per eventuali errori e cambi “volontari” di geografia da attribuire a necessità narrative o semplice disattenzione.

Un buon metodo. E voi, avete mai riscontrato errori di questo tipo nei libri dei vostri autori preferiti?

Lascia un commento