“E poi tutto bene” di Carmelo Abbate, recensione

Davanti a un libro come quello di Carmelo Abbate, “E poi andrà tutto bene“, non ci si può stupire se a pochi giorni dall’uscita il volume sia andato in ristampa, come raccontato dallo stesso autore. Perché si tratta di volumi che già dalle premesse fanno intuire come sia impossibile non rimanerne conquistati.

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Un libro che conquista fin da subito

Accade sempre così con le storie vere, quando l’attualità trova la sua via tra le pagine di un libro. Ed è normale che accada quando a mettere insieme le “storie degli altri“, così le chiama Carmelo Abbate, ci sia un giornalista che sa il fatto suo e che conosce il mezzo che sfrutta. L’autore in questione è stato per anni un giornalista di cronaca che non ha mai avuto paura di affrontare temi di un certo tipo, anche scottanti.

E cosa c’è di più sconvolgente, in Italia, di ciò che il coronavirus è stato in grado di causare. Purtroppo con l’allentarsi delle restrizioni un po’ la memoria della gente ha iniziato a fare cilecca: questo libro, “E poi andrà tutto bene” è perfetto per ricordare che l’Italia è fatta da persone magnifiche, e che molte di esse hanno avuto un duro scontro con il covid -19 e le sue conseguenze. Quelle raccontate da Abbate sono storie che non hanno ricevuto attenzione mediatica ma che dipingono perfettamente la sofferenza e la solidarietà, i drammi e le situazioni occorse.

Stile di scrittura perfetto per la narrazione

L’autore, in maniera sottile, dà immediatamente al lettore una idea di quel che si troverà a sfogliare fin dalla sinossi, leggera ma penetrante allo stesso tempo:

Non eravamo educati, non eravamo pronti. Abbiamo fatto i conti con la paura, la solitudine, il dolore, la rabbia, la lontananza, i rimpianti, la vergogna, l’incertezza. Abbiamo riscoperto il vero amore, la forza invincibile della famiglia, il valore della solidarietà, il dolce gusto della gratitudine. Ci siamo piegati, abbiamo pianto, non ci siamo spezzati. E siamo ancora qui, come prima, più di prima.

Uno dei punti di forza di questo libro, insieme alle storie raccontate è la capacità di scrivere bene e chiaro di Carmelo Abbate: lo stile che lo ha sempre contraddistinto è ben visibile anche qui e non si può non apprezzarlo. Ti prende infatti per mano dalla prima pagina all’ultima senza mai lasciarti indietro.

“E alla fine andrà tutto bene” è un libro senza dubbio consigliabile a chiunque, ma soprattutto a tutti coloro che hanno già dimenticato, o non vogliono pensare, alle tragedie legate al covid-19 in Italia e a quello che ci possono insegnare.

 

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