Dal cinema al libro. Cosa scatta nella mente del lettore?

Dal cinema al libro. Sebbene spesso e volentieri per  i grandi lettori, gli appassionati, sia vero il contrario, non di rado molte persone, magari impossibilitate a rimanere aggiornate sulle ultime novità in materia letteraria, o perché prive di un vero stimolo alla lettura, decidono di cercare in libreria il corrispettivo letterario di ciò che vedono in televisione o al cinema.

Come funziona tutto ciò? Quale meccanismo si instaura? Da cosa dipende la scelta?

La prima cosa che fa scattare nelle persone la necessità di leggere il libro di ciò che hanno visionato su pellicola è senza dubbio la voglia di saperne di più. Non è una novità che la versione letteraria di una storia contenga molti più particolari rispetto alla rappresentazione cinematografica. La necessità di avere una maggiore e completa idea dell’insieme: in questo potrebbe essere riassunto il primo fattore che spinge una persona a cercare un libro.

Altra spinta a dedicarsi alla lettura di un libro, dopo averne visto il contenuto in televisione è sicuramente la voglia di ampliare le emozioni che la pellicola ha dato. Non stiamo parlando di un film pornografico. Quando una pellicola ha una trama, e la stessa è tratta da un libro, si può stare certi di imbattersi in una storia che scritta promette emozioni di gran lunga maggiori. Non bisogna confondere l’emozione con la voglia di saperne di più. Film molto belli sono stati estratti da semplici novelle di qualche decina di pagine.

È la capacità stessa dello scrittore di comporre e descrivere che viene chiamata in gioco. Ciò che abbiamo espresso fino ad ora è valido praticamente per circa il 99% delle pellicole cinematografiche. Ma  se parliamo al contrario di telefilm, cosa fare? Come comportarsi se è una fiction tv ad emozionarci? Anche da questo punto di vista bisogna non temere: spesso e volentieri serie di grande successo derivano da racconti poi modificati ed ampliati. In alcuni casi succede il contrario: dato il grande successo, vengono assoldati scrittori per mettere su carta trame visive. Ed i risultati non sono poi pessimi come si può erroneamente pensare.

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