Che fine ha fatto l’ereader a colori?

che fine ereader a colori

L’estate quasi sempre rappresenta il momento “di stasi” delle novità tecnologiche. O meglio, è quel periodo dove iniziano a comparire le prime indiscrezioni su nuovi modelli, si ottengono anticipazioni e in quanto ad ereader e tablet diverse ipotesi di uscita non sono mancate. Arrivi internazionali e tablet di ogni tipo: ma che fine ha fatto l’ereader a colori annunciato a gran voce da molti?

Al momento sembra essere stato accantonato dal mercato italiano, il quale ha deciso di concentrare la propria attenzione sugli ereader esistenti e non dotati di tecnologia touch e sui tablet, che si spera raggiungano una diffusione se non pari ai computer portatili, almeno molto vicina. Pensare ad un lettore di ebook a colori, per quanto la novità possa essere attraente, alla fine non ha ricevuto la risposta che tutti gli interlocutori del settore si aspettavano. Almeno per ciò che riguarda il nostro paese, dove l’ebook è recentemente esploso ma al contempo ha conquistato solo una fetta limitata dell’intero mercato, il fattore principale che sembra spingere all’acquisto di un ereader è in realtà il prezzo.

Inutile negarlo, anche il recente accordo Mondadori-Kobo nasce su basi del genere. All’utente piace l’idea di possedere un lettore ed avere la certezza di un plafond pressoché illimitato di testi a prezzi abbastanza competitivi. Lo abbiamo visto con Leggo ed Ibs, ma ancor di più con Amazon e Kindle, anche se in questo caso si può parlare di tecnologia nativa, visto che Kindle è prodotto direttamente dal retailer online.

E più ci si ferma a guardare le offerte proposte in generale e più appare evidente l’inutilità di spendere di più per  poter visionare delle copertine a colori invece che in bianco e nero sugli schermi e-ink.  Per file multimediali e immagini nella maggior parte dei casi è meglio rivolgersi ad un tablet. Voi che ne pensate? E’ solo una momentanea stasi del settore?

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