Buona e cattiva letteratura

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Sto leggendo Serbia Hardcore, di Dušan Veličković (1947), giornalista, scrittore ed editore serbo, pubblicato in Italia da Zandonai. E’ una raccolta di appunti scritti durante la guerra e ve ne parlerò dettagliatamente in una recensione. Oggi invece vi riporto una sua nota, scritta a proposito della buona e cattiva letteratura.

Secondo Veličković la cattiva letteratura è inevitabile e non è un male, perché alla fin fine stimola la buona letteratura. Ciò che trovo interessante è che Veličković considera la dinamica cattiva/buona letteratura come legata ai problemi della guerra (del regime, della censura, degli intellettuali minacciati). Il che mi fa venire in mente la considerazione di una mia amica lettrice.

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Stieg Larsson: quarto libro saga Millenium quasi completo

Un quarto libro della saga Millenium? E’ diventata una domanda che gli addetti ai lavori ed i fan hannod a tempo incominciato a porsi, fin dalla morte del compianto autore Stieg Larsson. Esiste? Non esiste? A quanto pare la risposta è affermativa, almeno a sentire un grande amico e al contempo biografo dello scrittore svedese, Kurdo Baski, che sostiene che il romanzo in questione sia concluso, attualmente,  al 70 %.

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Jorge Luis Borges, il cieco ignorante

http://www.youtube.com/watch?v=wjzXzjxLySA

Mi tocca ringraziare i Doodle di Google: senza di loro non avrei saputo che oggi è il “compleanno” di Jorge Luis Borges (Buenos Aires, 24 agosto 1899 – Ginevra, 14 giugno 1986). In realtà non dimentico solo i compleanni degli scrittori, ma anche quelli di tutti i miei amici, ma questa è un’altra storia.

Torniamo a Borges. Con questo scrittore argentino ho un rapporto di amore odio, come con tutti gli scrittori dell’area latina. Ne sono affascinata, li trovo interessanti non solo come scrittori, ma come persone, eppure non riesco ad appassionarmi alla loro opera. Dopo ogni romanzo, sono talmente piena di immagini, suggestioni, emozioni, idee, che non riesco a riprenderne subito un altro.

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Giorgio Faletti scrive a Giorgio De Rienzo

giorgio faletti

Giorgio De Rienzo, critico letterario scomparso a fine luglio, aveva dato sempre voti severissimi ai romanzi di Giorgio Faletti nelle sue pagelle sul Corriere della Sera. Voti che però erano cresciuti con il crescere delle capacità di Faletti, sempre secondo De Rienzo. Era partito con un 3 per arrivare poi ad un 7.

In una lettera sul Corriere, Faletti racconta di come si sia reso conto che le critiche, temute, aiutano in realtà a crescere e che un critico può non amare un romanzo, ma non per questo stimarne poco l’autore. Scrive Faletti:

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Il compito degli scrittori, secondo Chuck Palahniuk

autografo chuck palahniuk

Il mio scopo, che credo condiviso dalla maggior parte degli scrittori, è di intrattenere piacevolmente il lettore veicolando in modo indiretto dei messaggi che nella loro nuda verità risulterebbero sgradevoli.

Questa frase, stando ad un sito che riporta numerosi aforismi, l’avrebbe pronunciata il famoso scrittore Chuck Palahniuk. Sono qua che ci penso e ci ripenso. Gli aforismi sono una specie di pensiero condensato, perciò ne riprendo le singole parti e cerco di estrapolarne un ragionamento più complesso (ammesso che io ci riesca dato il caldo di questi giorni).

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Viaggi letterari: La Danimarca di Hans Christian Andersen

Hans Christian Andersen è sicuramente uno degli scrittori emblema della narrativa per bambini: le sue favole, affascinanti ma sempre avvolti da un velo di tristezza e nostalgia, hanno cresciuto generazioni e generazioni di bambini per oltre un secolo. Carattere importante, e quasi una musa ispiratrice, è stata la sua città natale, Odense, che ha ispirato nello scrittore personaggi simbolo della letteratura danese tra cui troviamo i più importanti, La Sirenetta e Il brutto anatroccolo.

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Helen Fielding al lavoro sul terzo capitolo Bridget Jones

Care single di tutto il mondo (ma anche felicemente accoppiate) che abbiate amato Bridget Jones nella sua versione letteraria più vera, vi sono buone notizie: l’autrice dei due bestseller sulla “zitella” più famosa del globo starebbe lavorando al terzo capitolo della storia della single per eccellenza. La notizia è stata confermata dalla stessa autrice Helen Fielding, in seguito ai numerosi rumors avvicendatisi negli scorsi giorni sulla produzione di un ipotetico terzo capitolo cinematografico.

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Case di scrittori: Federico García Lorca

 

La scorsa settimana vi avevamo presentato la casa del poeta spagnolo Federico García Lorca e affascinati dal suo alloggio nella bella città di Granada abbiamo fatto un tour virtuale nell’abitazione che accolse lui e la sua famiglia dal 1926 al 1936. La casa è ubicata all’interno del Parque García Lorca, uno spazio verde dedicato al poeta e visitato ancora oggi da lettori appassionati e dalle scolaresche di tutto il mondo.

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Lo Specchio e Sylvia Plath

Solo pochi giorni fa ho recensito Mirror di Suzy Lee. La lettrice che me lo ha prestato, mentre discutevamo di identità, di specularità, della possibilità di avere un sguardo curioso su se stessi, si è ricordata della poesia omonima di Sylvia Plath.

La Plath è una delle più famose poetesse statunitensi. Nata nel 1932 e morta suicida nel 1963, ottenne un premio Pulitzer postumo, nel 1982.

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TQ. Generazione trenta-quaranta: gli scrittori si impegnano

penna blocco note

Mi sono sempre chiesta fino a che punto ha senso per uno scrittore impegnarsi politicamente, lasciando all’avverbio la più ampia delle sue accezioni. Ho chiesto ad esempio a Licia Troisi come mai avesse deciso di condividere alcune sue idee politiche sul blog. Ho anche tentato di ragionare sulla possibilità di classificare gli scrittori in scrittori di destra e di sinistra.

Il mio limite, lo ammetto, è sempre stato quello di immaginarli in un bar, al mercato o davanti ad una finestra aperta ad osservare la gente, quasi come degli antropologi che entrano nella realtà per conoscerla, ma non la modificano. Negli ultimi anni, invece, sempre più scrittori, ma anche artisti sentono il bisogno di dare un contributo attivo al cambiamento della nostra società. In quest’ottica, ad aprile 2011, è nato il gruppo TQ. Generazione trenta-quaranta. Chi ne fa parte?

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