Il compito degli scrittori, secondo Chuck Palahniuk

autografo chuck palahniuk

Il mio scopo, che credo condiviso dalla maggior parte degli scrittori, è di intrattenere piacevolmente il lettore veicolando in modo indiretto dei messaggi che nella loro nuda verità risulterebbero sgradevoli.

Questa frase, stando ad un sito che riporta numerosi aforismi, l’avrebbe pronunciata il famoso scrittore Chuck Palahniuk. Sono qua che ci penso e ci ripenso. Gli aforismi sono una specie di pensiero condensato, perciò ne riprendo le singole parti e cerco di estrapolarne un ragionamento più complesso (ammesso che io ci riesca dato il caldo di questi giorni).

Insomma, davvero la maggior parte degli scrittori ha uno scopo? Considerando tutti i libri che mi passano per le mani, mi verrebbe da dire: non sempre. Forse, però, quando Palahniuk parla di scrittori non si riferisce alla maggior parte degli autori in circolazione.

Ho ripensato alle parole di Schopenhauer:

[…]vi sono tre tipi di autori: in primo luogo coloro che scrivono senza pensare. Questi scrivono ciò che a loro detta la memoria, in base a riminiscenze, oppure attingono, perfino, direttamente a libri altrui. Questa classe di scrittori è la più numerosa. – In secondo luogo, vi sono scrittori che, mentre scrivono, pensano. Essi pensano al fine di scrivere. Simili tipi s’incontrano molto spesso. – In terzo luogo, vi sono scrittori che hanno pensato prima di accingersi a scrivere. Scrivono soltanto perché hanno pensato. Sono rari.

Forse Palahniuk si riferisce a questa terza categoria. In cui mi viene da includere, immediatamente, il premio Nobel I.B. Singer. I suoi racconti At my father’s court, in cui descrive il piccolo mondo della sua infanzia, le tradizioni ebraiche, la corte in cui suo padre in quanto rabbino/giudice dirimeva le liti tra i cittadini, sono uno dei testi più divertenti che io abbia mai letto. Contemporaneamente, quello che mi hanno insegnato e raccontato è di gran lunga superiore a qualsiasi saggio sulle comunità ebraiche.

La domanda è : Singer voleva raggiungere questo scopo? Il vero scrittore ha sempre un obiettivo consapevole, quello di traghettare il lettore verso la verità, per quanto poco digeribile essa sia?

Che ne è di coloro che scrivono perché non possono farne a meno? E la verità che lo scrittore racconta è una verità che lui percepisce come universale o si rende conto che si tratta semplicemente del suo punto di vista sulla realtà, per quanto acuto possa essere?

Ecco qui: un solo aforisma, mille domande. Non penserete certo che io abbia le risposte, vero? Fa troppo caldo per elaborarle, ma sarò lieta degli spunti che vorrete offrirmi voi lettori di Libri e Bit.

Chuck Palahniuk (si pronuncia Pòlanic) è diventato famoso per il romanzo Fight Club e per il film che ne è stato tratto. In Italia i suoi romanzi sono editi da Mondadori.

Fonte | aforismi
Photo Credits | Carol329 su Flickr

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