Perché leggere?

ragazzo legge

Sento che sta per venirmi un blocco del lettore: è quasi inevitabile dopo una di diversi mesi passati a leggere libri di qualsiasi genere e ad una certa velocità. E’ come mangiare nutella tutti i giorni per un mese: ti va venire voglia di un piatto di pasta in bianco.

Uno dei primi sintomi che il blocco è in arrivo è che comincio a chiedermi: ma perché bisogna leggere? Che bisogno c’è di imbottirsi la testa di parole, di leggere una chick lit quando ci sono mille film del genere o di buttarsi su di un classico quando il cervello è già in stand by da tempo?

Siamo poi proprio sicuri che, come leggevo tempo fa da qualche parte, Un uomo che legge ne vale due? Certo non ci si riferisce al valore della persona, ma al fatto che leggere significa confrontarsi con esperienze diverse e dunque, in qualche modo, vivere più vite. Conosco naturalmente molte persone convinte che l’essere lettori abituali li qualifichi come esseri superiori, ma questa è un’altra storia.

Tormentata dalla mia domanda, sono andata in giro in internet per scoprire se fossi o meno la sola a pormela. Sorpresa: non sono la sola. Nei forum si dibatte sull’importanza e sul senso della lettura, che non può servire solo a fare bella figura in classe o nelle conversazioni tra amici.

Una bella sintesi delle tante motivazioni alla lettura la trovate sul blog riaprire il fuoco. Il post è del 2007, ma naturalmente, dato l’argomento, è sempre attuale e le risposte date alla domanda lanciata in rete dal blogger sono davvero interessanti.

Per quanto mi riguarda, non riuscendo a trovare una risposta che potesse sintetizzare tutto quello che penso della lettura, mi affido ad una bellissima frase di Gustave Flaubert che ho trovato sul sito aforismi:

Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. Leggete per vivere.

Photo Credits | Rob Boudon su Flickr

1 commento su “Perché leggere?”

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