La settima onda, di Daniel Glattauer

settima onda daniel glattauerLa settima onda, di Daniel Glattauer, è il “come va a finire” dell’amatissimo Le ho mai raccontato del vento del nord, di cui vi ho parlato ieri. Se non avete ancora letto nessuno dei due romanzi, allora, rapidamente, vi consiglio di comprare soltanto il primo e di non leggere questo post, perché svelerò alcuni dettagli importanti della storia.

Per chi ha già letto il primo: non comprate il secondo. D’accordo, ci siamo rimasti malissimo quando in risposta all’ultima email di Emmi arriva un messaggio dell’amministratore di rete.

Tuttavia, nel momento in cui chiudiamo il romanzo, veniamo anche investiti da una marea di domande che ci costringono a riflettere: di chi è la responsabilità di quanto è accaduto?

Di Emmi? Leo poteva anche aspettare e cercare di capire invece di sparire nel nulla per sei mesi? E il marito di lei: aveva il diritto di intromettersi nella storia o non avrebbe dovuto piuttosto parlare con sua moglie? Una storia virtuale non rischia di farci vivere solo di fantasie?

Quanto ci vorrà, ammesso che vada bene, per ridare all’uomo delle email una concretezza, difetti compresi, che il computer, come intermediario, inevitabilmente, smussa?

L’amore e la passione cresciuti in Le ho mai raccontato del vento del nord non andavano, secondo me, toccati. Dovevano restare lì e costringere il lettore a chiedersi come si sarebbe comportato al posto dei protagonisti.

La settima onda, infatti, non riesce a mantenere la stessa tensione del primo capitolo della storia. I due finiranno insieme, in un’altalena di giochetti un po’ banali. Il racconto è un po’ tirato. A volte bisognerebbe avere il coraggio di fermarsi, quando si scrive, ma suppongo che commercialmente non sia sempre possibile.

Per aggiungere un po’ di benzina sul fuoco, vi proporrei di immaginare un po’ diversamente la vita di Emmi. Lo scrittore le ha facilitato il compito perché ha sposato un vedovo molto più grande di lei, di cui ha cresciuto i figli, senza però averne di suoi. Cosa sarebbe accaduto se Emmi fosse stata sposata con un coetaneo, non benestante e artistoide, e avessero avuto dei figli?

La risposta, per noi lettori, è che il romanzo sarebbe stato meno divertente. In fondo abbiamo bisogno di capire che Emmi deve lottare con dei sensi di colpa tutto sommato accettabili, altrimenti soffriremmo e ci indigneremmo troppo. Domanda finale: nessuno di voi si è mai trovato nella condizione dei protagonisti del romanzo?

Autore: Daniel Glattauer
Titolo: La settima onda
Traduzione: Leonella Basiglini
Editore: Feltrinelli
Pagine: 192
Prezzo € 16,00 – Formato eBook € 11,99
ISBN 9788807702259

Lascia un commento