copertina mani di un dio qualunque

Nelle mani di un dio qualunque

copertina mani di un dio qualunqueTutto comincia con un ragazzino, Angelino, che segue lo zio Renato e Piera, l’amante di suo zio, in un viaggio in Grecia. Seguiamo lui e quando siamo conquistati dalla sua storia, cominciamo a seguire quella di Renato, quella di Piera, quella del marito di Piera e da lì mille altre storie.

Questo romanzo fatto di racconti e racconti nei racconti mi ha stupita, davvero e Cristoforo Gorno mi ha conquistata. Per la sua capacità narrativa, per la curiosità che instilla nel lettore al punto da farsi seguire come un pifferaio magico, ma soprattutto per lo sguardo sottile che offre sulla realtà.

Leggendo Nelle mani di un dio qualunque, è inevitabile, nel momento in cui ci troviamo di fronte ai nostri vicini o alle persone che incontriamo per strada, chiederci quale sia la loro vera storia.

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Etty Hillesum: una donna da conoscere

Sono cresciuta in una famiglia che mi ha sempre raccontato dello sterminio degli ebrei, forse anche troppo perché ad un certo punto ho cominciato a sviluppare un latente senso di colpa nei loro confronti. Ad ogni modo, c’è stato un momento della mia vita in cui ho cominciato ad incuriosirmi alle testimonianze femminili sui campi di sterminio.

Quando però sono arrivata a leggere Il diario di Etty Hillesum, edito da Adelphi, mi sono resa conto che i suoi scritti, il confronto con le sue considerazioni sull’esistenza avrebbero fatto sempre parte della mia vita a prescindere dal contesto storico in cui lei si trovò a redigerli.

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Storia di una capinera, di Giovanni Verga

Storia di una capinera rappresenta secondo me l’eccezione tra le novelle di Giovanni Verga. Delle numerose da me lette per motivi scolastici, ivi compresi i Malavoglia, è stata l’unica che, nonostante quello stile particolarmente pesante da me ritenuto e tipico dello scrittore, sono riuscita a finire ed ho riletto con interessante curiosità negli anni a seguire. Il tutto è forse dovuto alla sua forma epistolare, o alla coincidenza di aver visto l’omonimo film diretto da Franco Zeffirelli.

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copertina donna cremisi

Ritratto di donna in cremisi, una storia d’amore per un lungo inverno

copertina donna cremisiSe vi piacciono i romanzi corposi e se vi piacciono i romanzi rosa, Ritratto di donna in cremisi vi terrà buona compagnia per diversi giorni (o settimane se avete tempi ridottissimi da dedicare alla lettura).

E’ della scrittrice scandinava Simona Ahrnstedt e racconta la storia di Beatrice, dai lunghi capelli rossi, dalla carnagione chiara e le molte lentiggini, costretta ad una vita di società che la vuole remissiva e silenziosa, quando in lei si agita una giovane donna di carattere.

Una donna capace di conquistare con un solo sguardo tutti gli uomini che vuole, ma che resterà affascinata solo da uno di loro, Seth. I suoi desideri, però, passano in secondo piano di fronte alle necessità di famiglia.

Essendo orfana, deve obbedire alla volontà degli zii che l’hanno cresciuta e che vogliono darla in moglie ad un gelido e, come scoprirà più avanti, violento e dissoluto conte. Suo unico conforto, la cugina Sofia, che però non ha nessun possibilità di aiutarla, essendo anche lei sottomessa alla volontà dei genitori.

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Autobiografia per la famiglia

foto uomo con frasi sovrapposte

L’inverno è lungo e freddo, ma scrivere sotto la calda luce di una lampada, con una bella tisana bollente (o dieci decaffeinati a ritmi regolari) può aiutarci a farlo passare in fretta. Cosa scriviamo però? Un’autobiografia. Perché? Per regalarla alla nostra famiglia. Certo, se abbiamo vent’anni, magari è ancora un po’ presto e allora conviene lanciarsi nella biografia di un nonno o di una nonna.

Scrivere della propria vita, ad ogni modo, può avere un effetto terapeutico. Ci consentirà di mettere ordine nei nostri pensieri e nei nostri ricordi. Scrivendo ci torneranno in mente episodi del nostro passato che credevamo di aver dimenticato. Altri, che ci sembravano rilevanti, assumeranno magari tutt’altra dimensione in un quadro d’insieme.

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L’incendiaria, di Stephen King

Chi ormai si è abituato a leggere le mie recensioni su Stephen King, forse avrà maturato la convinzione che in generale amo tutte le sue opere. Stupirà forse sapere che non è affatto così. L’equazione “Valentina adora il Re” non concepisce infatti l’entrata in questa serie di libri de”L’incendiaria” l’opera secondo me più brutta, insieme a “La bambina che amava Tom Gordon” mai concepita dallo scrittore americano.

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L’autunno di Nazim Hikmet

foglie autunnali ritoccate con photoshop

Quando vado a caccia di testi e immagini per l’infanzia, sempre per lavoro, mi capita spesso di fare ricerche tematiche. Ad esempio, questo è il periodo dei lavoretti e delle filastrocche che parlano dell’autunno.

Così, mi sono detta, perché non fare la stessa cosa per noi lettori adulti? Ultimamente ho cercato di riprendere in mano alcuni testi poetici, di riscoprire il tempo e lo spazio dettati e immaginati dal verso poetico. Spesso mi sono lanciata in rete senza paracadute per lasciarmi sorprendere da risultati casuali.

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Recensione di Ogni giorno, ogni ora di Nataša Dragnić

Ogni giorno, ogni ora è il primo romanzo di Nataša Dragnić, scrittrice croata adottata, già dagli studi universitari dalla Germania, dove vive e lavora come insegnante di lettere e filosofia. Ogni giorno, ogni ora è il auo primo romanzo ed è una storia di amore e di riscatto, un libro in cui si racconta la vita di Luka e Dora, i protagonisti dell’opera della scrittrice che verranno seguiti dalla voce narrante dal momento della loro nascita, fino al loro ultimo giorno.

I due protagonisti si incontrano il primo giorno di scuola scoprendo, fino dal primo sguardo, di essere destinati a passare insieme la loro vita.

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Buick 8, di Stephen King

Buick 8 è uno di quei libri che io raccolgo sotto lo scaglione  dei libri moderni di Stephen King,. Ma sarei ipocrita se non dicessi che mi ha lasciata perplessa la sua lettura. Essenzialmente si tratta di una storia ben scritta, emozionante al punto giusto, ma incompleta. Come se in qualche modo, mancasse qualche spiegazione necessaria alla completa digeribilità del libro.

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copertina due storie amore mancinelli

Due storie d’amore di Laura Mancinelli

copertina due storie amore mancinelliNon so voi, ma io ho sempre subito il fascino del ciclo dei Nibelunghi.Frequentavo la terza media (tanto, tanto tempo fa) quando uno dei nostri professori ci raccontò la storia di Sigfrido, che si bagnava nel sangue di drago che lo avrebbe reso vulnerabile. Come però accade a tutti i grandi eroi, qualcosa non andava per il verso giusto e una piccola foglia, caduta sulla sua spalla, impedendo al sangue di toccarlo, determinava la vulnerabilità di Sigfrido ed insieme il suo tanto eroico quanto triste il suo destino.

Devo ammettere che la mia passione per questa storia mi ha portato a dedicare diverse ore alla soluzione degli enigmi di un videogioco in tema, Ring, che aveva come colonna sonora, naturalmente, le composizioni di Wagner. Quando però ho cominciato a leggere Due storie d’amore di Laura Mancinelli non sapevo che mi sarei imbattuta nelle stesse storie.

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