New Moon, di Stephenie Meyer

New Moon è il secondo libro della saga di Stephenie Meyer, Twilight. È forse il libro meno attraente della saga dal punto di vista della trama, non solo perché viene a mancare uno dei protagonisti principali, ma soprattutto perché (forse anche per questo motivo) la stessa scrittrice cambia leggermente  il suo stile, che appare meno serrato rispetto al volume precedente.

Quasi come fosse un po’ un libro di transizione, New Moon, da modo a chi lo desidera di aver a che fare con un libro forse più anonimo come struttura, ma altrettanto emozionante.

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Anne Bancroft, Helene Hanff e un giro in 84 Charing Cross Road

84 Charing Cross Road è l’indirizzo di una libreria antiquaria londinese a cui la sceneggiatrice americana Helene Hanff (nota soprattutto per la serie televisiva Ellery Queen) ordinava edizioni di romanzi, saggi e poesie altrimenti introvabili nella sua città.

La corrispondenza della scrittrice con Frank Doel, commesso della libreria, comincia nel 1949 e finisce vent’anni dopo nel 1969. In mezzo, una guerra mondiale e una serie di eventi personali che impedirono ai due di incontrarsi. Doel morì nel 1970 e la Hanff si recò al Londra solo dopo la pubblicazione del libro di cui parliamo oggi.

84, Charing Cross Road raccoglie le lettere che i due si inviarono in vent’anni e sin dalla sua prima pubblicazione ebbe subito un grande successo di pubblico. L’attrice Anne Bancroft, che non ne aveva mai sentito parlare, un giorno, si vide regalare da un perfetto sconosciuto, convinto che le sarebbe piaciuto, la copia del carteggio. Fu così che nel 1987 uscì l’omonimo film, con la stessa Bancroft nei panni di Helene Hanff e Anthony Hopkins in quelli di Frank Doel.

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Twilight, di Stephenie Meyer

Twilight è ormai diventato sinonimo di successo mondiale e orde di ragazzi e adulti appassionati di vampiri. Ma è soprattutto l’opera prima di una scrittrice, Stephenie Meyer , attualmente tra le più prolifiche in termini di vendita.

Twilight e è una storia d’amore, ma al contempo di lealtà e di passione. Narra le vicende di Bella ed Edward. La prima è un’umana, il secondo, come ben presto la nostra eroina scoprirà, è un vampiro.

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Il diario di Bridget Jones, di Helen Fielding

Il diario di Bridget Jones non è solo una fortunata trasposizione cinematografica aventi per protagonisti i premi oscar Rene Zellweger e Colin Firth, ma soprattutto e prima di qualsiasi altra cosa un romanzo composto sotto forma di diario, piacevole da leggere e dalla trama semplice ma interessante.

Helen Fielding, scrittrice e giornalista inglese, riesce a coinvolgere il lettore puntando su due semplici fattori: uno stile veloce ed accattivante e, soprattutto per ciò che riguarda le donne,  il parlare della realtà dei fatti.

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Lorella Zanardo, Il corpo delle donne un anno dopo

Il libro Il corpo delle donne di Lorella Zanardo è uscito nella Serie Bianca Feltrinelli quasi un anno fa, sia in edizione cartacea che in formato ePub. Da allora la sua diffusione è stata davvero capillare e ancora adesso non si fa che parlarne e trarne spunto per ripensare il femminile.

Prima del libro, la Zanardo aveva realizzato un documentario con lo stesso titolo, potete vederlo su Youtube, in cui ricostruiva il modo in cui la televisione italiana racconta e usa il corpo femminile.

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Un libro per l’8 marzo: la storia di Giuditta

In vista dell’8 marzo voglio raccontarvi la storia di Giuditta, una donna di una bellezza strepitosa, diremmo oggi, e di grande intelligenza, che salvò un intero popolo da morte certa.

Perdonatemi l’eccessiva sintesi della storia: Giuditta, dopo essersi truccata e pettinata,dopo aver indossato i suoi vestiti più belli e i suoi gioielli più preziosi, si presenta dal generale che minaccia di distruggere la città in cui lei vive.

Lo affascina, lo incuriosisce, fino a che lui non decide di farla ubriacare e abusare di lei. Giuditta però ha previsto tutto: finge di bere, fa ubriacare lui e quando è cotto a puntino lo decapita, con l’aiuto di una donna che è con lei. Ebbene, non si tratta dell’eroina di un romanzo di Stieg Larsson bensì della protagonista dell’omonimo libro della Bibbia:

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Il circo maledetto di Ann Featherstone

Il circo maledetto” di Ann Featherstone rientra senza dubbio nel genere thriller, ma al contempo guadagna senza paura di essere smentiti, il titolo di “visionario”. La scrittrice appare infatti in grado di saltellare con grazia e maestria da un colpo di scena all’altro.

Si potrebbe obiettare che questa sia una caratteristica di molti. Ciò che riesce a fare questa docente di storia del teatro all’Università di Londra, però ha una caratteristica in più: riesce a rendere credibile anche l’impossibile. Partendo, per prima cosa, dalla caratterizzazione dei suoi personaggi.

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Paul Auster, il Purgatorio e un’intervista

Paul Auster, come Philip Roth, è uno di quegli autori che ammiro moltissimo e di cui riconosco la maestria, ma cui non riesco ad appassionarmi. Lo trovo, come uomo, affascinante e la sua scrittura, in qualche modo, è proprio il genere di scrittura che amo, ma ahimè il mio cuore non cede di fronte ai suoi scritti.

Poiché sono una lettrice testarda, anni fa mi sono recata in biblioteca e ho preso in prestito quasi tutti i suoi romanzi e me li sono letti, prendendo appunti e cercando, inutilmente, tra i miei amici, qualcuno che avesse tra gli scaffali almeno uno solo di questi tomi, per potermi confrontare.

Ad ogni modo, visto che non riuscivo ad innamorarmi, ad un certo punto ho troncato questa relazione senza sbocchi e mi sono fermata proprio prima dell’uscita di Follie di Brooklyn, edito in Italia da Einaudi.

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La Torre Nera: La Torre Nera – Parte Seconda

Avevamo lasciato Roland, Eddie, Jake e Susannah in viaggio per Algul Silento, il luogo dove i  frangitori (persone dotate di particolari poteri mnemonici, n.d.r.) sotto lo sguardo attento degli sgherri del re Rosso da ormai decenni erano impegnati nel “grattare via” pezzi di vettore, sostegni della Torre nera.

Il gruppo riesce a raggiungere il luogo grazie all’intervento di tre di essi: tre persone speciali tra le quali figura anche un amico di gioventù di Roland: Shemiee. I più attenti lettori di Stephen King ritroveranno negli altri due altrettanti protagonisti di suoi romanzi , uno in particolare fortemente legato alla saga della Torre e che, ovviamente con il senno del poi, anticipa quella che sarebbe stata la conclusione finale della stessa.

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Il quaderno ungherese di Anne-Marie Garat

Il quaderno ungherese di Anne-Marie Garat è quello che si definisce un romanzone e non solo per le quasi mille pagine di cui è composto, ma per il modo in cui la vicenda della protagonista viene narrata.

E’ il 1913, siamo a Parigi. Gabrielle Demachy è innamorata di un uomo, Endre Luckácz, eternamente in viaggio per motivi che lei non comprende completamente. Quando le viene annunciata la morte di lui e le vengono consegnati il baule con una parte del bagaglio, Gabrielle intuisce che qualcosa non quadra e decide di intraprendere una sorta di indagine per far luce sulla vicenda.

Da quel momento l’acuta e testarda protagonista vedrà cambiare i rapporti con la sua più cara amica, Dora, entrerà in contatto con la famiglia che forse custodisce il segreto della morte di Endre, incontrerà un uomo tanto colto e affascinante quanto misterioso, Paul Galay, e stringerà un forte legame con una bambina che sarà determinante nella sua storia.

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