La casa degli spiriti, di Isabelle Allende

La Casa degli Spiriti di Isabelle Allende rappresenta forse uno dei punti più alti della letteratura sudamericana e senza dubbio uno dei punti più alti della carriera della scrittrice.

Nipote del presidente deposto del Cile Salvador Allende e omonima della cugina figlia dello stesso,  Isabel ha sempre coltivato una certa passione per il giornalismo e la scrittura. Quest’ultima in particolare è stata sempre influenzata dalle diverse vicende famigliari, a partire dal destino dello zio, fino ad arrivare alla morte della figlia Paula nel 1992 per porfiria.

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Meglio il libro: Cime tempestose di Emily Brontë

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Cime tempestose, Wuthering Heights, è il romanzo che rese famosa Emily Brontë, sorella dell’altrettanto dotata Charlotte, autrice di Jane Eyre. Da quando ero bambina ho sentito prendere in giro Catherine che urla il nome del suo amato Heathcliff nella brughiera (non siamo dei sentimentali in famiglia). Nonostante ciò il romanzo e uno dei film che ne sono stati tratti mi hanno regalato delle grandi suggestioni quando ero ragazzina.

La brughiera, l’erica, l’amore tormentato, il mistero. Mistero che se solitamente trova una spiegazione plausibile resta in questa storia quasi sospeso: il piccolo Heathcliff viene adottato dal padre di Catherine. Fisicamente è molto diverso da tutti loro, scuro di pelle, di occhi, di anima. Fino alla fine la storia delle sue origini non verrà svelata mai seriamente.

Catherine e Heathcliff si ameranno e odieranno da subito, suscitando le ire e le invidie di quanti sono loro vicini. Questo amore, se vogliamo, non è mai però abbastanza forte da consentire ai due di superare se stessi per andare l’uno incontro all’altro. Certo sto semplificando.

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Meglio il libro: Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen

Ci sono due modi per affrontare un film tratto da un famoso romanzo, ne parlavo a proposito de Le Cronache di Narnia: potete misurare il film sul romanzo o guardarlo indipendentemente da questo. A volte, infatti, prescindendo dai necessari adattamenti/tagli del testo per favorire il ritmo e i tempi cinematografici, il risultato può essere buono.

Per quanto riguarda Orgoglio e Pregiudizio, abbiamo versioni in abbondanza da visionare e su cui esprimere il nostro parere. Mi atterrò solo alle quattro più famose. La prima, che ho molto amato da ragazzina, è quella del 1940, in cui Mr. Darcy è interpretato niente meno che da Laurence Olivier.

Non si può discutere l’interpretazione del grande Olivier, si può invece parlare del finale, in cui la zia antipatica di Darcy confessa di aver finto di essere antipatica solo per aver messo alla prova l’amore di Elizabeth Bennet. Tra questa versione e quella sempre cinematografica con Keira Knigtley, ci sono ben due versioni a puntate della Bbc.

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Che pasticcio Bridget Jones, di Helen Fielding

Che pasticcio Bridget Jones” è il fortunato sequel del libro di Helen FiedlingIl diario di Bridget Jones”. Non paga di aver conquistato con la sua storia milioni di lettrici in tutto il mondo, la scrittrice inglese ci ha riprovato, regalando alle masse le nuove avventure della sfortunata “giornalista”.

Al pari del primo volume, le nuove disavventure della protagonista, ora innamorata e felice, riescono a soddisfare la voglia di risate del lettore, non disdegnando qualche incursione nella cronaca reale.

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Due di due di Andrea De Carlo

Due di due” di Andrea De Carlo è la storia di un’amicizia, ma al contempo quella di un’intera generazione: parliamo dei sessantottini, di quei giovani che in nome di un ideale sono stati in grado di buttare tutto all’ortica e lottare.

Di una generazione che ormai non c’è più. Lo scrittore la racconta attraverso un romanzo fedele ma al contempo critico.

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Meglio il libro: Le cronache di Narnia

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Con I love shopping non c’erano dubbi: il passaggio dal romanzo al film non è riuscito affatto e lo hanno detto praticamente tutti (amanti della saga, recensori del film). Per quanto riguarda i lungometraggi tratti dai romanzi di C. S. Lewis, invece, i pareri sono discordi.

Partiamo però dalla storia narrata nei romanzi. Lewis immagina tre fratellini, Edmund, Lucy, Peter e Susan. Allontanati dalla città durante la seconda guerra mondiale, si ritrovano ad annoiarsi in una casa di campagna, quando la più piccola di loro, Lucy, scopre che un vecchio armadio non è altro che l’accesso ad un mondo straordinario, Narnia appunto.

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Breaking Dawn, di Stephenie Meyer (parte seconda)

È stato necessario dividere in due parti la recensione di Breaking Dawn per dare il giusto spazio alla storia ed al modo nel quale Stephenie  Meyer ha deciso di far evolvere l’intero racconto. Dopo aver assistito alla nascita di Renesmee con gli occhi di Jacob, vedere la storia dal punto di vista di Bella ormai vampira conquista infatti un valore del tutto unico.

Analogamente come spiega Bella una volta aperti gli occhi sulla sua nuova vita, ogni particolare ha un sapore diverso.

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Breaking Dawn, di Stephenie Meyer (parte prima)

Breaking Dawn è l’ultimo volume della saga di Stephenie Meyer,  Twilight. Non solo è il volume più corposo della saga, ma anche il più controverso ed al contempo emozionante, per via di sviluppi nella storia imprevedibili e spettacolari.

Sarà forse anche la tematica che il libro affronta, ma lo stile ne guadagna in velocità ed intensità, pur mantenendo quella dolcezza serena tipica dei racconti d’amore. Perché prima che una storia di vampiri, questo libro è una stupenda storia d’amore corredata, fortunatamente, da lieto fine.

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Meglio il libro: I love shopping

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I love shopping ha fatto scuola tra le scrittrici di chick lit e mietuto vittime tra le appassionate del genere. Anche noi lettrici apparentemente un po’ snob, non abbiamo esitato a leggerci tutti i romanzi della saga.

Becky la spendacciona, quella che nella vita reale finirebbe dritta dritta dallo psicologo, dopo una seria cura a base di psico farmaci, è l’eroina di tutte le inconcludenti: circondata da amici che le tolgono le castagne dal fuoco, improbabili colpi di fortuna, incontra persino un tostissimo principe azzurro, che unisce ad un carattere di ferro e ad una avversione per lo spreco, una passione totale per Becky, anche quando lei cerca di prosciugargli la carta di credito da miliardario.

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Eclipse, di Stephenie Meyer

Eclipse è il terzo capitolo della saga di Twilight. È senza dubbio il libro più interessante dal punto di vista letterario tra quelli scritti da Stephanie Meyer fino a quel momento. Non solo perché  ripresenta la stessa tensione presente nel primo volume della saga, ma perché è nello stesso che per la prima volta la scrittrice prova a testare un punto di vista differente rispetto al solito da lei utilizzato.

Non vi è infatti solo il racconto da parte di Bella, ma anche un breve exploit di Jacob.

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