Elric di Melniboné e Michael Moorcock, ritorna la passione per il fantasy barocco

Ho pescato Elric di Melniboné, di Michael Moorcock, nella biblioteca di famiglia, nello stesso ripiano in cui ho ritrovato il romanzo di Marion Zimmer Bradley, La catena spezzata. Fanno entrambi parte di una storica collana della Nord dalle copertine strepitose.

C’è chi dice che oggi il fantasy non è più quello di una volta e leggendo romanzi come questo non me la sento di dargli torto. Gli anni settanta e ottanta furono davvero un momento di grande splendore per autori come Moorcock. La Nord portò in Italia i più grossi nomi della fantascienza e del fantasy generi letterari minori e li fece conoscere al grande pubblico.

Michael Moorcock, classe 1939, fu un giovanissimo lettore, autore ed editore di fantasy. Le sue opere spaziano dalla scienze fiction al fantasy, appunto, alla narrativa tradizionale. Pur avendo scritto moltissimi romanzi, è la saga del guerriero albino Elric che gli regalò e lo fa tuttora una grande fama. E’ difficile sintetizzare di questo romanzo barocco nella scrittura e anche nell’articolazione delle mille vicende che lo compongono.

Elric è un re albino e malaticcio, che riesce a mantenersi in salute grazie ad una miscela magica di erbe. Appartiene alla stirpe dei melniboneani, ma è inviso a buona parte della sua corte perché non ne adotta le tradizioni cruente, malgrado vi siano i Regni Giovani che spingono per la conquista di Melniboné.

Elric è un uomo tormentato che preferisce conoscere, comprendere ed è spesso in balia dei suoi pensieri e delle sue domande. E’ un uomo con una vita interiore molto agitata e conoscitore di una magia potente, che un giorno parte alla ricerca del suo destino.

Sulla sua strada incontrerà Tempestosa, la spada che gli darà forza fisica in cambio però di sangue, sparso a volte anche contro la volontà dello stesso Eric che, malgrado le sue intenzioni, continuerà ad incontrare la morte e ad esserne a volte la mano armata.

Moorcock non amava il fantasy di Tolkien. Lui voleva creare un mondo, che sarà poi il complesso multiverso, in cui bene e male non sono così chiaramente distinti, in cui non ci sono elfi ovunque e in cui gli eroi combattono principalmente con se stessi.

La saga di Elric risponde a tutto questo: l’eroe principale non è esente da errori, spesso conduce alla morte i suoi stessi compagni, procurerà una cattiva sorte persino all’unica donna che lo ama e che è in grado di comprenderlo, viaggerà in mondi paralleli, con esperienze al limite dell’orrore, e non sempre comprenderà ciò che gli accade.

Leggere Elric di Melniboné vi porterà in un mondo fantasy ma anche pienamente umano. Condividerete la sua passione per i viaggi e l’avventura, ma anche i suoi tormenti interiori, le sue paure, la sua confusione. Se state cercando un libro che vi accompagni in questi tempi incerti è ora di conoscere gli eroi di Moorcock.

Elric spinse la mente nei meandri tortuosi della logica, attraverso sconfinate pianure di idee, oltre montagne di simbolismi e infiniti universi di verità alternate: spinse la mente sempre più lontano, e l’accompagnò con le parole che gli uscivano dalle labbra frementi…parole che pochissimi suoi contemporanei avrebbero compreso, anche se il loro suono sarebbe bastato ad agghiacciare il sangue a qualunque ascoltatore. E il suo corpo tendeva a sollevarsi mentre lui lo costringeva a rimanere nella posizione voluta, e di tanto in tanto gli sfuggiva un lamento. E dalle labbra uscivano ancora alcune parole.

Michael Morckoock
Elric di Melniboné
Fanucci
Pagine: 304
Prezzo: € 9,90
Isbn: 88-347-1187-3

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