Il prestito di ebook italiani? Parte da Tokio

prestito ebook italiani parte tokioBiblioteche e libro elettronico. La sperimentazione è di tipo governativo (coinvolge le sedi culturali del ministero degli esteri italiano sparse nel mondo, N.d.R.) ma assume un suo particolare interesse per il soggetto della stessa: l’ebook. Il libro digitale è divenuto infatti protagonista del primo sistema di prestito bibliotecario all’interno di un istituto di cultura italiano. Il primo esperimento è partito a Tokio.

Se tutto andrà come pianificato, il progetto sarà presto allargato anche alle altre sedi. Essenzialmente il servizio, partito questa settimana, prevede per gli utenti della biblioteca di accedere via internet a una vasta selezione di ebook leggibili su diversi dispositivi: pc, e-reader, tablet e smartphone.  L’intero sistema è stato messo a punto per funzionare verosimilmente come una normale biblioteca, con in più il vantaggio di non doversi spostare fisicamente per andare a prenotare e ritirare il libro.

Commenta il direttore dell’Istituto di Tokyo, Umberto Donati :

Crediamo che questo servizio abbia enormi potenzialità e sarebbe interessante valutare la possibilità di costituire una rete con gli altri Istituti di Cultura, per creare un archivio comune.

A livello tecnico l’accesso viene garantito attraverso la piattaforma digitale MLOL (MediaLibraryOnLine), alla quale hanno aderito finora circa 2.000 biblioteche di 10 regioni italiane. Nello specifico per ogni ebook acquistato dalla biblioteca e reso disponibile al noleggio, verrà associata “una licenza di prestito digitale” che permetterà al lettore iscritto al servizio di scaricare un file dispositivo e di utilizzarlo per un tempo massimo di quattordici giorni.

La licenza utilizzata è basata sul modello  “one copy/one user” che permette il prestito digitale a un singolo utente alla volta per ogni copia di file acquisiti. In questo modo la biblioteca dell’Istituto resta possessore del file standard utilizzabile in loco anche al termine della sottoscrizione con MLOL.

Un modo, tra l’altro, per combattere il problema della reperibilità di spazi e delle risorse economiche per l’acquisto di materiale.

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