Ownshelf: condivisione legale per ebook

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Ownshelf, in italiano, può essere tradotto come “propria libreria“. Ed in effetti è un po’ quello che si propone di diventare: un servizio cloud di condivisione legale per ebook. Ma sarà possibile davvero? E’ probabile che ve ne siano le basi effettive, almeno per il momento.  E per un semplice motivo.

Ownshelf, infatti, al momento basa il suo sistema di riconoscimento sulla registrazione e log in basato sull’account Facebook. Ciò significa nella maggior parte dei casi identità verificata e facile riconoscimento della persona da parte di terzi se necessario. Cosa da modo di fare questo nuovo servizio? E’ presto detto: l’utente può caricare cloud, degli ebook in formato ePub e condividerli con il resto degli utenti. Già immaginiamo il vostro pensiero: non si tratta di una novità; è un idea vecchia di secoli e frasi simili. In realtà però si tratta del primo esperimento vero di condivisione di ebook in modo teoricamente legale.

Il raffronto con il libro tradizionale è servito su un piatto d’argento: i libri cartacei vengono prestati senza problemi. Se ci concedete un detto popolare…. “è proprio qui che casca l’asino”. La quasi totalità degli ebook è coperta da diritti ben precisi ma soprattutto viene venduta in modo “anomalo” è come se si trattasse di un prestito a tempo illimitato: i casi dei file di  Amazon e di quelli Harper Collins che addirittura smettono di essere a disposizione alla scadenza della carta di credito con la quale sono stati acquistati parlano chiaro.

Eppure il creatore di questo particolare “megaupload legale“, Rick Marazzini, crede che sia davvero possibile creare una comunità di “scambiatori” di ebook che agisca legalmente. Speriamo per lui che possa essere davvero così. Non biasimateci se pensiamo che il progetto, per quanto bello ed attualmente ben strutturato sia un tantino ambizioso. Siamo pronti a ricrederci… davanti ad evidenze sicure.

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