Unesco: a Monza si discute del futuro del libro

E’ tempo di riflessioni sul libro e tutti i suoi universi collegati. Di ciò è convinta anche l’Unesco, la quale da lunedì prossimo a Monza ha organizzato una “tre giorni” su questo compendio molto importante sulle nostre vite e su tutto ciò che intorno a lui è nato negli ultimi anni.

Un esempio?  Wikipedia e la possibilità che la stessa soppianti le enciclopedie,  l’eventualità che la rete diventi più completa di una biblioteca e tante altre piccole domande che probabilmente ognuno di noi si pone ogni giorno e che fino ad ora non hanno trovato risposta. Di questo e molto altro si parlerà a Villa Reale ne corso del Secondo Forum Mondiale delle Culture.

“Il libro domani: il futuro della scrittura”, questo il titolo della manifestazione partendo dal fatto ormai noto che il digitale sta pian piano ritagliandosi una fetta sempre più grande della letteratura e della cultura mondiale e di come lo stesso abbia portato alla realizzazione di nuove tecnologie portatrici non solo di sapere in modo differente rispetto al passato ma di un vero e proprio differente modello di mercato.

Si tratta di un incontro che è stato in grado di richiamare anche grandi nomi della politica italiana. Per darvi un idea all’inaugurazione parteciperanno Francesco Bandarin, vice-direttore generale alla Cultura Unesco, il ministro dei Beni culturali e ambientali, Giancarlo Galan, il ministro degli Affari esteri Franco Frattini e l’assessore alla cultura della Regione Lombardia, Massimo Buscemi. Mentre alla chiusura presenzieranno Irina Bokova, direttrice generale dell’Unesco, il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e Giovanni Puglisi, presidente della Commissione nazionale italiana per l’Unesco.

E’ prevista all’interno delle diverse giornate la presenza di almeno 200 tra scrittori, editori ed esperti del settore, pronti a confrontarsi sul libro, sugli ebook e tutto ciò che li riguarda. Molta attesa per lo scrittore cileno Antonio Skármeta, e per il direttore della Harvard Università Library Robert Darnton. Tra le tavole rotonde non mancherà quella dedicata al problema del diritto d’autore.

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