Gli ultimi giorni di Marco Pantani: un fumetto sul campione del ciclismo

“Pantani ha scelto, inconsapevolmente, di uscire di scena con un definitivo scatto in salita o – come pensano la sua famiglia e gli amici più intimi – è stato spinto giù dal precipizio sul quale si affacciava?”. Così si legge nella prefazione di Pier Bergonzi alla graphic novel Gli ultimi giorni di Marco Pantani, pubblicato dalla casa editrice Rizzoli-Lizard (128 pagine, 16 euro).

Il fumetto è stato realizzato dallo sceneggiatore Marco Rizzo e dal disegnatore Lelio Bonaccorso, i quali hanno già lavorato insieme per il racconto a fumetti circa l’omicidio di Peppino Impastato. Questa volta, però, la sfida è stata più difficile, perché a venire alla luce è una delle morti più misteriose degli ultimi anni. Sono ancora tanti, infatti, gli interrogativi su cosa sia avvenuto realmente quel 14 febbraio del 2004 nella stanza del residence Le Rose di Rimini, in cui alloggiava Marco Pantani.

E’ stata davvero un overdose di cocaina a togliergli la vita? E’ possibile che ci fossero anche altre persone nella stanza? Perché il medico che eseguì l’autopsia portò a casa con sé il cuore del ciclista “nel timore che qualcuno lo trafugasse”?

Il fumetto si basa sul libro-inchiesta Vie et mort de Marco Pantani, del francese Philippe Brunel, giornalista de “L’Equipe”, e cerca di chiarire proprio quelle incongruenze sulla vicenda che ancora oggi, a distanza di sette anni, fanno dubitare sull’ipotesi di morte accidentale. E, soprattutto, capire come mai l’opinione pubblica abbia accettato subito questa versione ufficiale, nonostante le indagini si siano svolte in soli cinquantacinque giorni.

Tra flashback e ricordi, la graphic novel racconta la vita del Pirata, i suoi successi, il suo declino da quel fatidico 1999, anno in cui fu escluso dal Giro d’Italia dopo un controllo antidoping risultato positivo, l’attacco dei media, la depressione, le amicizie sbagliate e l’incontro con la cocaina.

“Sono stato umiliato per nulla. Per quattro anni sono in tutti i tribunali, ho solo perso la mia voglia di essere come tanti altri sportivi, ma il ciclismo ha pagato e molti ragazzi hanno perso la speranza della giustizia”. Ecco come Marco Pantani ha vissuto quella tragica discesa che segnò la sua carriera di campione del ciclismo, quell’agonia durata anni, spezzata da una morte in solitudine in una camera d’albergo.

Attraverso i tratti decisi di Bonaccorso e il realismo di Rizzo, vi troverete di fronte un vortice di passioni e debolezze, di successi e sconfitte, che vi terrà incollati fino all’ultima pagina. Per conoscere la storia di un grande campione italiano, nonostante le ombre e i misteri che continuano ad accompagnarlo anche adesso che non c’è più.

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