Un regalo da Tiffany, di Melissa Hill: recensione

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Fortunatamente il periodo di decantazione delle mie recensioni riesce a bilanciare in qualche modo la mia voglia di stroncare totalmente un romanzo. Soprattutto quando all’interno del testo si possono trovare degli errori grossolani. Ecco per voi “Un regalo da Tiffany” di Melissa Hill.

Sebbene non appassionata del genere rosa, quando mi metto in testa di leggere un romanzo lo faccio e basta. E’ ย stato un vero peccato perรฒ aver ceduto in modo cosรฌ barbino a questo libro di Melissa Hill. Forse perchรฉ dalle varie presentazioni in rete pensavo fosseย fantasticoย .. e non lo รจ. O forseย perchรฉย volendo passare come un carro armato sopra le mie aspettative, gli errori contenuti nel testo mi hanno maldisposto. Le spiegazioni potrebbero essere tante. Quel che รจ certo รจ che siamo lontanissimi da Sophie Kinsella (anche nel suo libro che mi รจ piaciuto di meno, N.d.R.) e molto vicino all’effetto che mi hanno fatto i due libri di Indigo Bloom che ho letto: quindi una tragedia totale.

Ora, non sono nessuno per poter giudicare il percorso di una scrittrice che bontร  sua, vende in tutto il mondo, ma un minimo di accuratezza in piรน, anche da parte di una casa editrice come la Newton Compton che io adoro dovrebbe esserci. Non so, sembra che non paghi di dare spazio a capolavori (davvero) abbiano bisogno di spaziare anche su eminente spazzatura… vabbรจ. Tolto questo, l’unica cosa che salverei dell’intero libro รจ il finale, non propriamente scontato. E l’idea stessa alla base del libro che avrebbe funzionato se espressa con un po’ piรน di coraggio, una maggiore caratterizzazione dei personaggi ed un po’ di coraggio in piรน. Le commedie degli equivoci devono saper osare per funzionare appieno. Per me il risultato in questo caso non รจ stato grandioso, ma se il libro continua a vendere in ogni sua forma รจ evidente che molti lettori la pensano diversamente da me. Pace!

 

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