Per dieci minuti di Chiara Gamberale, recensione

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Era da un po’ di tempo che non mi riusciva di incontrare un libro scritto da donne per donne che mi convincesse effettivamente da ogni punto di vista. Eppure “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale nel mio più sommo stupore è riuscito in tale intento. Quindi prima di tutto vi dico che è un libro che consiglio caldamente.

Di solito non piace leggere di storie di donne lasciate da mariti che fanno molto romanzo rosa e poco storia stimolante. Eppure Chiara Gamberale è convincente con il suo approccio, e regala uno scorcio su una donna indifesa ma forte, una figura che dopo essersi costruita una vita su tutta una serie di certezze e di paura vede in qualsiasi ambito della sua vita crollare tutto ed una sorta di costrizione a dover cambiare a forza.  La cosa bella si questo romanzo consta proprio nella capacità del suo personaggio principale, di rinascere dalle sue ceneri e di scoprire come quella che pensava fosse una vita prefetta nella sua imperfezione, con un rapporto nuovo nei confronti della vita.

 Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere.

Questa secondo me è la frase chiave per comprende il libro appieno. E’ la ricerca di una nuova vita, di una nuova se stessa. Un incredibile viaggio che fa piacere seguire nel corso della lettura del romanzo. E’ coinvolgente, ben scritto e lo stile è tra quelli che personalmente più preferisco. Vi lascio con un pezzetto di sinossi.

 Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima.

 

 

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