La cena di Natale di Io che amo solo te di Luca Bianchini, recensione

Luca Bianchini- Cena di Natale  io che amo solo te recensione

Dopo aver letto io che amo solo te, leggere “La cena di Natale di Io che amo solo te” è stato in pratica gioco forza, e devo dire che il risultato non è stato assolutamente pessimo a dire il vero. Anzi, i personaggi che avevamo lasciato nell’avventura precedente, non uscito poi tanto tempo fa, ritornano in tutto il loro splendore in questo nuovo romanzo.

La  cena di Natale, inutile dirlo… è il Cenone per eccellenza. E questa storia senza dubbio è una degna continuazione di “Io che amo solo te“. Stile e struttura del libro sono un’ottima conferma di ciò che avevamo letto qualche tempo fa ed onestamente non vi è forse invito migliore che possiamo farvi se non quello di leggere il libro. I personaggi della Cena di natale se possibile sono ancora più esilaranti di quelli presentati nel libro precedente di Luca Bianchini. Non vogliamo anticiparvi nulla, quindi ecco per voi la sinossi.

È la vigilia di Natale e sono tutti più romantici, più buoni, ma anche un po’ più isterici. Polignano a Mare si sveglia magicamente sotto la neve che stravolge la vita del paese, dividendolo tra chi ha le gomme termiche e chi no. La più sconvolta è Matilde, che riceve quella mattina un anello con smeraldo da don Mimì, suo marito, “colpevole” di averla troppo trascurata negli ultimi tempi. Lei si esalta a tal punto da improvvisare un cenone per quella stessa sera nella loro grande casa, soprannominata il “Petruzzelli”, in cui troneggia un albero di Natale alto quattro metri e risplendono le luminarie sul tetto. L’obiettivo di Matilde è sfidare davanti a tutti Ninella, la consuocera, il grande amore di gioventù di suo marito. E Ninella, che a cinquant’anni è ancora una guerriera, accetta la sfida. Sbaglia però a farsi la tinta “biondo Kidman”, che la renderà meno sicura, ma non per questo meno bella. Quella sera, alla stessa tavola imbandita si siederanno, tra gli altri: una diciassettenne ossessionata dalla verginità (Nancy); una zia con tendenze leghiste (Dora); una coppia (Chiara e Damiano) in cui il marito forse ha messo incinte due donne, e un ragazzo gay (Orlando) che ha dovuto scrivere a mano su pergamena undici menu, in cui spicca il “supplì alla cozza tarantina” preparato con il Bimby. Tra cocktail di gamberi, regali riciclati, frecciate e risate, ne succederanno di tutti i colori. Ma ai due consuoceri, Ninella e don Mimì, importerà solo essere seduti uno accanto all’altra.

E’ un ottimo regalo da mettere sotto l’albero!

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