45 MQ. La misura di un sogno, di Sara Lorenzini: recensione

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Un libro che scorre tutto di un fiato e che è perfetto per essere letto, soprattutto se il lettore è una persona che ha una vita frenetica o è una donna giovane alle prese con il semplice fatto di esistere. Non vi è modo più adatto di definire “45 MQ. La misura di un sogno“, di Sara Lorenzini.

L’animo affabile della scrittrice in questione si intuisce dalle pagine del romanzo. E chi ha avuto modo di leggere la sua prima opera di sicuro ritroverà in questo frangente una sorta di vecchia amica pronta a farle sorridere e divertire. Ma anche a farla riflettere. Perchè alla fine Neve, nonostante una storia particolare alle spalle tra lavoro, amici, amore e piccole manie, si adatta ad essere ritratto di qualsiasi donna dei nostri tempi. Anche le più mature possono facilmente riconoscersi in questa particolare lotta che la protagonista compie per cambiare la sua vita ed in qualche modo anche se stessa. La storia che Sara Lorenzini ha deciso di raccontarci è forse da alcuni punti di vista molto classica (scontata no, N.d.R.) ma senza dubbio espressa nel migliore dei modi.  Un chick lit dal buon ritmo e dalla mancata connotazione ultra-sentimentale: ecco come lo definirei, aggiungendo un ” e per fortuna” a sottolineare il concetto.

Il punto di forza di questo libro? La semplicità e la chiarezza di linguaggio. Soprattutto questo secondo punto penso sia uno degli elementi che lo rendono un’opera da leggere e consigliare. L’improvvisa ricchezza di Neve e la possibilità di comprarsi una casa tutta sua la catapultano nella direzione del cambiamento… e della necessità di avere a che fare con il mondo, anzi la giungla immobiliare di Roma che credeteci… è proprio come la racconta l’autrice. Volete passare qualche ora sorridendo ed emozionandovi? 45 MQ è il libro adatto.  E se ve lo  dice una che con il genere ha poca dimestichezza, potete fidarvi.

 

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