Raymond Carver, fu vero minimalismo?

Raymond Carver è morto a soli cinquantanni e tuttavia ha fatto in tempo a diventare uno dei maggiori narratori americani del novecento.

Poco prima di morire, nel 1988, ha curato lui stesso l’antologia Da dove sto chiamando che vedete nella foto di apertura, edita da Minimum Fax nel 2003 e da Einaudi nel 2010.

E’ stata la scrittrice Tess Gallagher, sposata da Carver due mesi prima della morte e da lui nominata esecutrice testamentaria, a rivelare al mondo intero che Carver non poteva essere l’iniziatore del minimalismo americano in quanto lui stesso non era affatto minimalista, ma costretto a ridurre all’osso i suoi racconti dal suo editor Gordon Lish.

La raccolta di racconti che regalò a Carver la sua fama, ovvero Di cosa parliamo quando parliamo d’amore, sembra sia stata rieditata da Lish, senza che Carver potesse farci niente. Ridotta di più del cinquanta per cento e fortemente rimaneggiata, venne poi riproposta dallo scrittore in versione integrale prima della sua morte.

I trentasette racconti che compongono la raccolta sono appunto quelli originali, non manipolati e devo ammettere che questa storia mi ha talmente incuriosita che mi metterò a confrontare le due versione (io, come tanti conoscevo solo quella ridotta da Lish).

Questo naturalmente mi porta a chiedermi fino a che punto possa spingersi un editor, se questo può accadere anche in Italia e se a volte non possa andare a favore di un autore invece che a sfavore.

Nel caso di Carver, il sopruso di Lish gli diede la fama agognata. In altri casi, forse un editor può salvare uno scrittore incompetente, ma che potrebbe funzionare sul mercato. Voi lettori di Libri e bit cosa ne pensate?

Se non avete mai sentito parlare di Carver, in ogni caso, potrebbe essere arrivato il momento di confrontarvi con lui. La Minimum fax ha pubblicato gran parte delle sue opere ed uno speciale della redazione che potete leggere on line. Un testo inedito è stato pubblicato da Leconte con testo inglese a fronte e infine alcune opere di Carver le trovate anche nel catalogo Einaudi.

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