Raymond Carver. Una vita da scrittore, di Carol Sklenicka

carver biografiaDecisamente corposa e imponente questa biografia di Raymond Carver. Quasi ottocento pagine di dettagli, curiosità, dati, interviste, citazioni, raccolte in diversi anni da Carol Sklenicka, scrittrice, saggista e docente di scrittura creativa.

Il lavoro realizzato dalla Sklenicka è davvero minuzioso e la prima impressione che ne ho ricevuto è che tutti coloro che hanno conosciuto Carver, in qualche modo, giustamente, ce ne danno una loro versione, spesso in contrasto con quella altrui.

La prima infanzia e la giovinezza di Ray erano state tremende, per via dei problemi familiari (l’alcolismo del padre, il carattere della madre) oppure erano trascorse tutto sommato normalmente come suggerisce suo fratello James?

I rapporti con la prima moglie erano ancora forti, come la stessa Maryann sembra suggerire, o era più importante Tess, la seconda moglie che lo accompagnò negli ultimi anni di vita e contribuì al suo successo di scrittore?

Il Carver che emerge da questa lettura non è certo quello di cui abitualmente e sommariamente leggiamo in articoli, prefazioni, introduzioni ai suoi libri. E’ un Carver umano e proprio qui mi chiedo se serve a noi lettori conoscere tutti i dettagli della sua vita.

E’ da tempo che mi chiedo se ha davvero senso, a meno che non siamo studiosi del lavoro di uno scrittore, lanciarsi nei dettagli della sua esistenza. Ci serve? Soprattutto, ne abbiamo il diritto? Questo lascio deciderlo a voi.

Di questo libro, impegnativo, a dire la verità, mi è piaciuta la capacità che ha di riportare il lettore in luoghi e tempi lontani, attraverso descrizioni di vita quotidiana, di abitudini, di paesaggi. Se volete farvi un’idea di com’era la vita in alcune zone degli Stati Uniti nella prima metà del Novecento, la prima parte della biografia vi lascerà soddisfatti.

Sull’autore di Vuoi star zitta per favore? e Di cosa parliamo quando parliamo d’amore non troveremo però dati che ce lo faranno conoscere e incontrare più di quanto non abbiano fatto i suoi racconti e le sue poesie.

[…] per lui i dieci anni dopo aver smesso di bere erano stati “una pacchia”, anni in più che non si sarebbe mai aspettato di avere. I risultati migliori, nei suoi racconti, erano sempre stati quelli contrassegnati da una straordinaria ricettività alle vite degli altri. I suoi personaggi erano gente come lui, non figure astratte e lontane. Per scriverne in modo tanto convincente, aveva imparato a combinare ricettività e distacco. In quel modo, di fronte a quel materiale estremo, la propria morte, fece appello alla sua capacità di distacco. Con coraggio e fermezza commoventi, Non c’è bisogno e Chiarore residuo descrivono il mondo da cui il poeta, come ben sa, sarà presto assente.

Autore: Carol Sklenicka
Titolo: Raymond Carver. Una vita da scrittore
Traduzione: Marco Bertoli
Editore: Nutrimenti
Pagine: 784
Prezzo: € 25,00 – ePub € 14,90
ISBN 978-88-6594-008-2

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