Dopo anni di pubblicazioni e diversi riconoscimenti, Julian Barnes è stato finalmente premiato con il David Cohen Prize, il premio biennale dedicato alla letteratura e ai grandi scrittori. Finalista, per ben tre volte, del Booker Prize, ora Julian Barnes si aggiudica un grande riconoscimento, un risultato che venne raggiunto nel 2009 da Seamus Heaney.
Meglio il libro: Le cronache di Narnia
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Con I love shopping non c’erano dubbi: il passaggio dal romanzo al film non è riuscito affatto e lo hanno detto praticamente tutti (amanti della saga, recensori del film). Per quanto riguarda i lungometraggi tratti dai romanzi di C. S. Lewis, invece, i pareri sono discordi.
Partiamo però dalla storia narrata nei romanzi. Lewis immagina tre fratellini, Edmund, Lucy, Peter e Susan. Allontanati dalla città durante la seconda guerra mondiale, si ritrovano ad annoiarsi in una casa di campagna, quando la più piccola di loro, Lucy, scopre che un vecchio armadio non è altro che l’accesso ad un mondo straordinario, Narnia appunto.
Festa del papà: auguri ai papà lettori
Auguri a tutti i papà, a quelli che leggono Libri e Bit e a tutti quelli che hanno trasmesso a noi lettori di Libri e bit la passione per la lettura. Perché molti di noi hanno cominciato a familiarizzare con questi strani oggetti proprio nella primissima infanzia.
Qualcuno di voi ha nella mente l’immagine del proprio padre seduto in poltrona che legge o intento a spulciare il catalogo dei libri che arrivano via posta? Io sin da bambina sono stata circondata da centinaia di libri e fumetti.
Mr. Desk: il lavoro d’ufficio in una raccolta di strisce
Si può sdrammatizzare sul noioso lavoro d’ufficio? Sfogliando Mr. Desk sembra proprio di sì! Il libro si presenta come una graziosa raccolta di strisce, una lunga serie di vignette in bianco e nero che ironizzano sulle giornate consumate davanti al pc e alla scrivania. Mr. Desk non si basa su una trama ma si sioglie con leggerezza strappando qualche sorriso e risata grazie ai tratti dell’autore che sintetizza così la sua piccola opera: “Mr. Desk è la condizione dell’impiegato con i suoi difetti, pregi, vizi, virtù, amori, nevrosi, astuzie, abitudini, dispetti, tradimenti”.
Nelle vignette del libro il lettore riconoscerà tutti i fastidi di un lavoro statico, i piccoli fraintendimenti con i propri colleghi e molte altre questioni che provvederanno subito ad appassionare anche coloro che non lavorano in un ufficio ma che, come tutti, attendono smaniosamente il week end per poter finalmente staccare un po’ la spina.
Canone Inverso di Paolo Maurensig: quando il film supera il libro
Sebbene possa suonare davvero strano alle orecchie di un accanito lettore, vi sono dei casi nei quali la bellezza della trasposizione cinematografica supera di gran lunga il libro al quale si ispira. Di più, talvolta il libro appare quasi scialbo rispetto alle immagini.
È il caso del libro di Paolo Maurensig, Canone inverso. Un libro pubblicato nel 1996 e dal quale qualche anno dopo il regista Ricky Tognazzi ha estratto la sceneggiatura del suo omonimo film.
L’immagine parla, il concorso letterario
Come nasce la scrittura? Ingegno, talento e ispirazione: sono questi gli ingredienti che stimolano parole e idee nello scrittore a caccia di una storia. Il concorso proposto dall’associazione culturale “Il Maestrale” punterà proprio sull’ultima caratteristica della creazione letteraria suscitando nello scrittore, grazie alla visione di una sola immagine, pensieri ed emozioni da riportare su un foglio bianco.
Adriana Zarri, Un eremo non è un guscio di lumaca
Un bel giorno, nel 1975, gli amici di Adriana Zarri ricevettero una sua lettera in cui li informava che si stava ritirando a vivere in un eremo tutto suo, una vecchia casa in cui intendeva dedicarsi alla preghiera e al silenzio. Non ho idea se i suoi più cari amici furono stupiti della sua decisione. Forse lo furono di più i suoi numerosi lettori e spettatori.
La Zarri, giornalista, teologa, scrittrice e soprattutto pensatrice autonoma e rigorosa, era, lo è sempre stata, una donna importante per la cultura italiana, che diede però scandalo, come si suol dire, a molti ben pensanti per le sue opinioni molto nette a proposito della chiesa cattolica.
Diciamo pure che i testi della Zarri, messi insieme alle opinioni di Don Gallo, di cui abbiamo già parlato su Libri e Bit, sono in grado da soli di mettere in crisi e rifondare la fede di un comune cattolico.
Ma Adriana Zarri non era “solo” una teologa, era anche una donna di carattere, indipendente, con le idee chiare, che aveva persino lasciato pronta la sua epigrafe (la Zarri è scomparsa nel novembre del 2010).
E-reader: sceglierlo in base alle proprie finanze
L’avvento del libro elettronico ed il suo conquistare man mano fette sempre più grandi di mercato, ha portato contemporaneamente a un’espansione proporzionale del mercato elettronico del e-reader. Questi ultimi sono quegli strumenti che consentono la lettura degli ebook al pari di un libro tradizionale, senza per questo utilizzare il PC.
Come ovvio che fosse, è nata una concorrenza spietata tra le case costruttrici, le quali propongono a stretto giro di boa tantissimi modelli. Come scegliere il migliore? Ma soprattutto come unire a buon prezzo una buona qualità?
Festa del papà: gli regaliamo un libro?
Cosa regalare ai papà che hanno già tutto? Un libro ovviamente. Certo, per sceglierlo dobbiamo tener presenti vari elementi: l’età di chi fa il regalo, i gusti di chi lo riceve, se il papà destinatario è un uomo che ama o meno la lettura.
So che vi state chiedendo come sia possibile regalare un libro a chi non ama leggere. Ci sono, per dirne una, bellissimi libri d’arte. E se il papà non ama neanche l’arte? Non scoraggiatevi. Si può comunque e lo scoprirete leggendo i nostri consigli.
Intervista a Mariapia Veladiano, autrice di La vita accanto
Mariapia Veladiano ha da poco pubblicato con Einaudi La vita accanto, in cui racconta la storia di Rebecca, penalizzata dalla sua bruttezza, e delle persone che le vivono accanto. Con lei abbiamo parlato di amore, scrittura e cecità.
L.& B.: Vorrei partire dal finale, se non ti dispiace. Mi sembra molto misurato. Non siamo di fronte ad una tragedia, ma neanche di fronte ad un finale hollywoodiano. È un finale che si è scritto da solo o su cui ti sei dovuta imporre?
M. V.: Si è presentato. Davvero non c’è mai niente di programmato nella mia scrittura. Mi capita che in qualche modo la storia si muova da sola e si componga alla fine. Ma la conclusione della storia di Rebecca dice qualcosa in cui io credo molto, e cioè che ogni vita è possibile, che il bene e il male non stanno divisi qui sulla terra e che si vive spesso così, abitando una felicità leggera.