Libri da regalare a Natale, la Bibbia

Anche da anticlericale quale sono, penso che la Bibbia sia un libro davvero interessante e che non dovrebbe mancare in nessuna famiglia. E’ forse l’unico libro che possiamo portarci sulla classica isola deserta per essere sicuri di avere storie a volontà e per un lungo tempo.

In qualche modo, ma non vorrei che vi allarmaste troppo, capisco benissimo il protagonista di Arancia meccanica. Cercano di rieducarlo facendogli leggere brani dell’Antico Testamento e lui ne è felissimo: guerre, saccheggi, violenze a volontà.

Non mancano però le storie d’amore, le poesie, i proverbi, le fiabe. Certo, le genealogie e le lamentazioni non sono il massimo, però chissà possono servirci, sempre sull’isola, per prendere sonno quando siamo troppo stanchi o per sentirci in compagnia quando pensiamo che nessuno possa capirci.

Che crediate o meno che si tratta di un libro ispirato da Dio, è sicuramente un testo che ha tanto da raccontare sugli uomini e sulle donne. Ecco, appunto, le donne.

Ecco, se posso darvi un consiglio, leggete le storie di cui nessuno abitualmente parla: quella di Giuditta (che mozzò la testa ad Oloferne dopo averlo sedotto), quella di Ester, quella di Rebecca e molte altre che vi stupiranno.

Se poi passate al libro dell’Apocalisse (ovvero Rivelazione), scoprirete la fonte diretta degli sceneggiatori statunitensi (compresa tutta la serie “airport” anche se al tempo, naturalmente, non c’erano aereoplani).

Volendo potete anche andare a leggere la storia di Giona e vedere se vi ricorda una favola di cui tutti abbiamo sentito parlare. Insomma, lettori, tra i tanti pregiudizi che dobbiamo mettere da parte c’è anche quello che riguarda il testo biblico.

Mi rendo conto che molti potrebbero non essere d’accordo con quanto dico. Voglio però precisare che sto parlando seriamente: Antico e Nuovo Testamento sono davvero dei libri da conservare in casa. Se poi siete anche credenti, naturalmente, il loro valore e il peso che avranno nella vostra vita sarà assolutamente inestimabile.

Photo Credits | Matt Mc Gee su Flickr

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