“Le pagine nere del Calcio”: Antonio Felici in un viaggio tra scandali e brutture

Negli ultimi anni il calcio italiano, tolta la parentesi fortunata ed ispirante del 2006 con la vittoria ai Mondiali, non ha vissuto un periodo di particolare splendore. A rovinare questo entusiasmante ed appassionante sport ci hanno pensato tutta una serie di scandali conosciuti e raccolti sotto il nome di Calciopoli. “Le pagine nere del calcio. Tutti gli scandali minuto per minuto” è un libro che ci aiuta a comprendere come tali problemi non siano una semplice pagina recente.

Ricostruendo la cronistoria del calcio italiano ci si rende conto che fin dalla sua nascita questo sport ha vissuto tutta una serie di sospetti e di truffe che forse non hanno trovato lo sbocco mediatico  raggiunto in questi ultimi anni proprio per una mancanza di adeguatezza comunicativa.  Ma che non hanno , purtroppo, nulla da invidiare ai recenti problemi vissuti da questo sport. In queste 320 pagine edite da Iacobelli, il giornalista Antonio Felici ci apre una finestra sul passato, riportandoci fino agli anni venti, quando il Torino si vide revocare lo scudetto della stagione 1926-27.

Centro dell’intera vicenda in quel caso fu il giocatore della Juventus Luigi Allemandi, accusato di aver intascato delle tangenti per favorire la vittoria dei Torino nel derby. Ed ancora la retrocessione del Milan e della Lazio nel 1980 per via delle scommesse. Ed ancora i sospetti di corruzione della partita Italia-Camerun dei Mondiali di Spagna, che consentì all’Italia, quell’anno vittoriosa, di passare il girone di qualificazione.

Non mancano più o meno a cadenza fissa negli anni 80 diversi episodi riguardanti le scommesse non ufficiali, il “Totonero”. Insomma, il calcio italiano ne ha da raccontare. Anche se il giornalista lascia ampio spazio in particolare alle vicende del 2006, ribattezzate “Moggiopoli” per via del forte clamore e delle conseguenze patite dalla Juventus a causa del suo ex amministratore.

Nel suo volume Antonio Felici dedica anche un ampio spazio al doping: sia quello più soft ed evoluto degli ultimi anni che quello “selvaggio” che in particolare negli anni ’70 ed ’80 fu presunta causa di morti davvero eccellenti.  Un libro interessante, che merita la connotazione che ne ha fatto, per presentarlo, il suo autore.

Questo  non è un libro di condanna, ma un atto d’amore, un grido di dolore. Vorrei tornare a raccontare il bello del calcio. E credo che l’unico modo per farlo sia affrontare i problemi. Ho scritto questo libro perché mi sono accorto che il calcio è molto spesso esposto a situazioni bruttissime, a scandali che non dovrebbero toccare questo sport meraviglioso.

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