J.K. Rowling: così è nato The Casual Vacancy

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Tra qualche giorno uscirà finalmente “The casual vacancy” il primo romanzo “per adulti” di J.K. Rowling. Qualcosa di nuovo rispetto ad Harry Potter, di diverso dalle avventure del maghetto che ci hanno fatto compagnia per tanti anni e che hanno reso la loro autrice più ricca della regina di Inghilterra.

E’ stata illuminante, in merito al libro, un’intervista fatta  da Repubblica alla scrittrice. Su un fatto un giornalista ha ragione: in questi giorni molti critici letterari criticheranno ciò che immagineranno di scrivere in base alle anticipazioni stampa. A noi ha fatto tanto sorridere il pensare che per leggere in anticipo il libro prima di incontrare J.K. Rowling, il cronista italiano abbia dovuto firmare una serie immensa di documenti legali di riservatezza.

Scorrendo il riassunto che viene fatto del libro, quello che si evince in maniera decisamente preponderante è che si tratti di una storia nella quale le classi sociali ed il loro modo di interagire abbiano maggiore influenza di quello che si possa credere. Sarò sincera: leggendo l’articolo di Repubblica, scoprire che uno dei protagonisti del libro sarà una prostituta tossicomane con un figlio di 3 anni ed una figlia adolescente  mi ha lasciata perplessa ed al contempo piacevolmente sconvolta. Mi son detta “Finalmente ha cambiato genere”, ed ahimè, mi ha fatto venire una voglia pazzesca di leggere questo libro, molto di più che basandomi sulla iniziale sinossi diffusa dalla casa editrice qualche tempo fa.

J. K. Rowling ha raccontato di aver ancora una volta trovato l’ispirazione mentre era in viaggio:

Naturalmente, dovevo trovarmi a bordo di un mezzo di trasporto qualsiasi perché mi venisse in mente un’idea decente. Questa volta mi è capitato in aereo. Ero in aereo e ho pensato: “Un’elezione locale!”. E ho capito. Ho avuto quel genere di reazione puramente fisica che si ha quando ti viene in mente un’idea che sai che può andare bene. È un fiotto di adrenalina. Una sorta di reazione chimica. Mi era capitata con Harry Potter e mi è capitata di nuovo. È così che so se l’idea funzionerà.

Da ciò che si evince, buona parte dell’ispirazione arriva dall’osservazione della vita reale della figlia, dei suoi amici e della sua. Soprattutto della sua esperienza personale. Il che ci rende forse anche un po’ più simpatica questa algida, almeno all’apparenza, donna.

Photo Credit | Getty Images

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