In libreria dal 22 novembre “Tanto poi esce il sole” di Barbara D’Urso

Il prossimo 22 novembre sbarcherà in libreria il nuovo libro della conduttrice ed attrice Barbara D’Urso. S e possibile un libro ancora più toccante del precedente “Più forti di Prima”, nel quale la donna ripercorre la sua infanzia ed il rapporto con la sua famiglia. “Tanto poi esce il sole”, è un racconto sentito e sincero di quella che è stata l’esperienza giovanile ed infantile della donna, vista attraverso i suoi genitori ed i legami con loro.Il titolo del libro, lo spiega lei stessa, è diretta emanazione del ricordo della madre. E’ una frase che la stessa le ripeteva sempre quando era piccola, forse per farle capire che per quanto certi momenti possano essere difficili, alla fine vi è sempre una soluzione per tutto. Una vera e propria autobiografia, che la D’Urso mette insieme senza alcun filtro, e che racconta di una vita turbolenta ed infelice, costellata dalla morte della madre quando la bambina aveva solo undici anni e dal rapporto conflittuale con il padre il quale, per controllarla, non si faceva problemi a scudisciarla “sulla schiena con il frustino da cavallo”.

La conduttrice rispondendo alle domande della rivista Chi è entrata nel merito del libro e del  suo rapporto con i genitori. E spiega:

Mi hanno raccontato che mamma era come me: rigorosissima nell’educazione. Io ogni sera dovevo mangiare alle sette e mezzo in punto e dovevo farlo senza distrazioni, se combinavo una marachella venivo chiusa nello stanzino e per sgridarmi agitava nell’aria un cucchiaio di legno, anche se era costretta in un letto. Era il suo modo di educarmi e di amarmi perdutamente.

Diverso è il rapporto con il padre che nel suo non essere in grado di gestire da solo una ragazza di 15 anni ormai in fiore, ha tentato di utilizzare metodi non ortodossi per controllarla. Racconta Barbara D’Urso:

Ricordo bene le scudisciate sulla schiena con il frustino da cavallo una volta che a 15 anni tornai in ritardo. Ma c’erano anche altre umiliazioni. Un episodio che non c’è nel libro riguarda quando, una sera a tavola, io gli risposi male, lui prese la zuppiera e me la rovesciò sulla testa, con tutti gli spaghetti, capperi e olive che mi scendevano addosso. Adesso che sono adulta lo comprendo, era il suo modo per cercare di gestirmi, aveva paura di me, che a 15 anni ero già molto carina.

Un libro che potrebbe portare l’attrice a bissare il suo successo letterario: sebbene opinabile per alcuni nel suo ruolo di conduttrice, la donna appare decisamente più convincente come scrittrice.

1 commento su “In libreria dal 22 novembre “Tanto poi esce il sole” di Barbara D’Urso”

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