Falce e carrello torna in libreria: risale la polemica

Falce e carello ritorna in libreria. Il libro del proprietario di Esselunga Bernardo Caprotti ritorna in auge grazie alla recente sentenza del giudice che ha rimesso in moto, involontariamente, il caso letterario più particolare del 2011 e che viste le novità, rischia di portare il suo clamore anche nell’anno che verrà. Nonostante si tratti di un libro pubblicato nel 2007.

Un pamphlet che racconta la competizione di Esselunga con la Coop denunciando, senza troppi giri di parole, episodi di ostruzionismo vissuti nelle regioni a maggioranza “rossa”. A settembre, come tutti sappiamo, il Tribunale di Milano aveva accettato il ricorso della Coop Italia contro il libro, ordinando non solo un risarcimento pari a 300mila euro, ma anche il ritiro dalle librerie del libro con la seguente sentenza:

La pubblicazione, diffusione e promozione degli scritti contenuti nel libro Falce e carrello integrano un’ illecita concorrenza per denigrazione ai danni di Coop Italia.

La Corte d’appello ha rimesso ora tutto in gioco, decretando la sospensione dell’esecutività della sentenza di primo grado in attesa della decisione della corte di secondo grado prevista per la prossima primavera. Viene così abbattuta la parte “censoria” della sentenza. Emblematiche della situazione e della conseguente bagarre politica furono le parole dei Caprotti, ironicamente lasciate alla stampa:

Io sono soltanto sleale, cioè “unfair”, subdolo e tendenzioso. Un niente, di questi tempi! Quasi un gentiluomo. E per i danni subiti da Coop per questa sleale concorrenza ha accordato 300 mila euro invece dei 40 milioni richiesti! Il libro? Non si ordina neppure di bruciarlo sulle pubbliche piazze.

Una lotta tra titani alla quale la coop rispondeva di non voler mettere “al rogo i libri”, ma semplicemente mettere fine ad una diffamazione. Intanto la vicenda giudiziaria ci racconta di due vittorie contro la Coop Liguria nel 2010 e quella estense con la Coop 2011. Ci sarà da scoprire in quale senso si evolverà la situazione nel 2012.

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