Elena Dak in libreria a marzo con Sana’a e la notte

yemenIl prossimo marzo uscirà in libreria il nuovo libro di Elena DakSana’a e la notte”. Un ritratto fedele e sentito della splendida città yemenita che fu in grado di conquistare, in tempi passati anche un regista particolare ed eclettico come Pier Paolo Pasolini. L’autrice, con la sua dialettica importante e sincera, fotografa la realtà di questi luoghi, donandoci piccoli scorci letterari di colori e profumi orientali.

Sana’a è una città molto particolare, dove passato e presente si mescolano a regalare a chiunque vi posi lo sguardo uno scenario da sogno in grado di unire gli antichi costumi e le usanze medievali ad una modernità piena di vita. Elena Dak non è nuova ad “imprese letterarie” del genere. Giù in passato è stata in grado di creare una fedele cronaca della sua esperienza di viaggio nel deserto del Sahara in compagnia di una carovana formata da 30 tuareg e 300 cammelli. Da una esperienza così importante e caratteristica nacque nel 2007 il libro “La carovana del sale”.

La peculiarità di quest’autrice non consiste solamente nell’utilizzare il suo essere “quasi” antropologa (sta finendo il corso di studi in tale materia, n.d.r.) nell’approcciarsi ai luoghi ed alle loro tradizioni, ma anche la particolare sensibilità tecnica che esprime nei suoi scritti.

Se l’idea di Venezia è nata in qualche punto dell’oriente, questo punto è lo Yemen. Sana’a la città più bella dello Yemen, è una piccola, selvaggia Venezia posata sulla polvere del deserto, tra giardini di palme e orzo, anziché sul mare.

Questa frase del regista Pasolini riportata dall’autrice, è sinonimo di una tale commistione dello sguardo indagatore di Elena Dak con l’oggetto stesso della sua analisi, che è impossibile non rimanere affascinati dalla descrizione che ne fa. Un racconto che evoca nella mente non solo delle immagini molto nitide e caratteristiche, ma anche dei sapori e degli odori a noi sconosciuti di questa città. Che intrigano e che fanno venire voglia di saperne molto di più.

Abbiamo approfittato della  disponibilità di Elena Dak per porle una domanda:

L&BQual’è la prossima sfida che ti attende? Di quale altro paese senti il bisogno di approfondire la cultura per regalarci magari una nuova testimonianza così piena di passione come è stato per il deserto e lo Yemen?

E.D.: L’intenzione di occuparmi di nomadi e nomadismo è  una priorità. Ho in progetto una seconda carovana nel deserto del Mali spero in un prossimo futuro, e l’idea di dedicare uno studio ai nomadi Rabari del Gujarat indiano. Nel  frattempo un libro di racconti sta sedimentando nei pensieri.

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