Editoria digitale: proposta l’Iva al 4%

Se possedete un eReader avrete sicuramente notato anche voi che il prezzo di copertina tra i libri in formato cartaceo e quelli in formato digitale presentano una differenza davvero minima; ebbene, dopo l’odiatissima Legge Levi, il Governo ha finalmente deciso di difendere la cultura e richiedere alla Commissione Ue un abbassamento dell’aliquota Iva al 4%.

La richiesta del Governo che verrà inoltrata entro i primi giorni di giugno alla Commissione Ue richiederà l’adozione dell’aliquota minima al 4% per il settore dell’editoria on line, ossia gli eBooks e la distribuzione di quotidiani digitali.

La notizia è stata comunicata dall’agenzia Reuters che, tramite una fonte governativa, ha dichiarato l’approvazione e l’apposizione ufficiale della firma da parte del ministro per le Politiche comunitarie Enzo Moavero, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Paolo Peluffo.

Dal comunicato ufficiale Reuters leggiamo quanto segue:

Il governo sta studiando una richiesta all’Unione europea per poter modificare il regime Iva per l’editoria elettronica equiparandolo a quello per la carta stampata che è oggi al 4%. Moavero vuole evitare eventuali procedure d’infrazione e per questo il governo ha deciso di chiedere l’autorizzazione preventiva da parte della Commissione. La lettera dovrebbe essere pronta entro la prima metà di giugno e riguarderà sia il comparto dei libri sia quello dei quotidiani.

Se la richiesta venisse approvata, il prezzo dei materiali digitali sarebbe sicuramente più accessibile a tutti i lettori, dai più giovani, interessati ai materiali di studio per la scuola e l’università, ma anche ai lettori adulti e anziani che desiderano avvicinarsi al mondo della lettura e del digitale anche per risparmiare del denaro.

Attualmente, l’editoria digitale è sottoposta all’Iva del 21%, la stessa aliquota che colpisce i libri in formato cartaceo. Verrà accettata la proposta governativa? Vi terremo sicuramente aggiornati a proposito… Nel frattempo, incrociamo tutti le dita!

Photo Credits | picpocketbooks

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