Amanda Hocking firma il suo primo contratto editoriale

Amanda Hocking ha 26 anni e vive negli Stati Uniti da dove ha scritto opere che l’hanno resa famosa e ricchissima. L’autrice americana dopo essere stata snobbata dalle principali case editrici aveva infatti scelto di pubblicare le sue opere su Kindle rinunciando al cartaceo e consegnando le parole e i pensieri dei suoi libri a milioni di lettori in tutto il Paese. Risultato: le copie vendute dalla scrittrice sono state circa 100.000 a solo un mese dalla distribuzione on line, un successo confermato anche dal New York Times che ha premiato i suoi risultati definendo l’autrice emergente un “bestselling writer”.

Dopo aver scosso il mondo dell’editoria digitale risvegliandolo da un lunghissimo torpore, Amanda Hocking, che dall’inizio della sua avventura editoriale ha messo da parte un gruzzoletto di circa due milioni di dollari, è finalmente riuscita a firmare il suo primo contratto editoriale con la St. Martin’s Press che le ha già promesso un anticipo di ben due milioni di dollari anche per strapparla alla feroce concorrenza editoriale rappresentata dagli editori di Random House, Simon & Schuster e HarperCollins. La Hocking ha così deciso di vendere la sua serie di romanzi per adulti e ragazzi dedicati al paranormale, Watersong, e non vede l’ora di scoprire le gioie del settore editoriale cartaceo come ha lei stessa confermato al New York Times durante un’intervista:

“So di aver raggiunto un ottimo risultato con l’autopubblicazione on line, so che molti scrittori hanno pessime opinioni riguardo all’editoria tradizionale ma io voglio provare comunque. Voglio dare l0ro un’occasione, so che hanno molto da offrire come l’esperienza e i servizi per gli scrittori. Se non mi troverò bene penserò io a rinunciare a queste pubblicazioni”.

Le case editrici, forse un po’ sconfitte e impaurite dagli strumenti di editoria digitale provano a difendersi e ad ingraziarsi gli editori lanciando un appello agli scrittori emergenti: “La pubblicazione fai da te on line può offrirvi molto denaro in tempi rapidissimi è vero, ma i servizi offerti da una casa editrice non hanno niente a che vedere con l’autopublishing”.   

[Photo Credits postbulletin]

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