EbookLab Italia, la prima giornata: riflessioni

Sono stati molti gli spunti alla riflessione nella prima giornata di  Ebook  Lab Italia. Quello che forse più di tutti ha colpito la platea presente a Rimini è sicuramente il pensiero relativo agli ebook ed al loro rapporto con il libro tradizionale cartaceo: secondo la maggior parte dei relatori infatti quest’ultimo è destinato a sparire.

Sono diverse le ragioni a monte di questa considerazione, prime tra tutte la possibilità di risparmiare su supporti e sulla creazione stessa dei libri.

La prima obiezione che si potrebbe sostenere è quella che quasi sicuramente non tutti i sessantenni sono in grado di possedere un lettore di libri elettronici, o di utilizzarli. Va da sé che tale percorso, se davvero trovasse realizzazione, comprenderebbe un calo drastico dei prezzi dei lettori in commercio. Perché se il fattore economico deve essere preso in considerazione, non può essere fatto a senso unico: non si può guardare solo alla convenienza auspicabile dalle case editrici e non a quella del consumatore.

È altresì vero che l’ebook occupa meno spazio, può essere più maneggevole, e vi è la possibilità di possedere una biblioteca immensa in circa 2 cm di spessore, con un conseguente ed innegabile beneficio per ciò che riguarda sia gli spazi, senza contare l’aumento di “sopravvivenza” degli alberi dai quali la carta viene estratta.

Di sicuro ciò che è stato evidenziato è come il libro elettronico, pur rappresentando comunque ancora una novità per molti, stia man mano prendendo piede come strumento di lettura più ricercato dalla maggior parte delle nuove generazioni.

Tra i temi affrontati vi sarà anche la possibilità di una sorta di “liberalizzazione”, del settore: è possibile applicare al modello degli ebook lo stesso “modus operandi” che viene utilizzato nell’open source per ciò che riguarda i programmi? Domande necessarie al fine di capire dove il mercato elettronico possa effettivamente portare.

Su di una cosa la maggior parte dei presenti si è trovata d’accordo: la necessità di abbattere molte delle barriere da superare per la pubblicazione dei libri e per la loro diffusione. Una di queste è senza dubbio l’alto prezzo, che porta ad una “irrisolvibile” caduta del mercato. Probabilmente, è stata avanzato come ipotesi, se i libri venissero distribuiti direttamente in edizione economica, sarebbero più venduti ed i proventi del mercato più ampi.

E come si può non essere d’accordo?

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