E-book e self publishing: risorsa o limite per la letteratura?

E-book e self publishing daranno nuova linfa al settore dell’editoria o non faranno che aumentare il numero delle opere di bassa qualità in circolazione? Già ora gli utenti della rete mettono a disposizione del pubblico i parti della propria mente, a volte scaricabili gratuitamente a volte a costi competitivi rispetto ad un classico volume di carta.

A questi vanno ad aggiungersi i libri pubblicati presso le case editrici a pagamento e i testi editati tramite siti come Il mio libro. Il mondo dell’editoria rischia, diciamoci la verità, di cominciare ad assomigliare alla famigerata trasmissione televisiva La Corrida: una fucina di autori dilettanti che non sanno esercitare la benché minima autocritica.

Queste riflessioni sono nate durante una conversazione tra amici, lettori appassionati di diversi generi letterari. Da qui siamo anche rapidamente passati all’equivalente del noto adagio le mezze stagioni non esistono più ovvero i grandi classici e i grandi autori italiani non esistono più.

Dove sono i romanzi di una volta, gli affreschi di una generazione, dove sono gli innovatori del panorama letterario, quelle opere che un giorno verranno custodite gelosamente dai giovani lettori perché avranno cambiato loro la vita? Le conclusioni sono state insieme più amare e più positive rispetto all’inzio della conversazione.

Ho infatti chiesto un po’ in giro: quanti tra i libri comprati nelle librerie, stampati da grosse case editrici vi hanno entusiasmati? Comprando tra i nuovi autori quante, per dirla grossolanamente, fregature vi sembra di aver preso? Quanti autori italiani, secondo voi, stanno arricchendo il nostro panorama letterario?

Ecco, sconsolati perché spesso anche nomi di un certo rilievo non ci hanno regalato i testi che ci aspettavamo, ci siamo detti che forse l’editoria digitale e il self publishing potrebbero portare delle interessanti novità sul mercato. Un soffio vitale che magari i grossi circuiti non sono stati in grado di cogliere e rilevare.

Chissà che allora gli editori tradizionali non comincino a cercare i nuovi talenti in questa selva ricca, a volte impraticabile, ma sicuramente piena di sorprese. Il lavoro di scoperta anche per noi semplici lettori sarà sicuramente arduo ma vale la pena tentare. Voi che ne pensate?

Photo Credits | Kandinski

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