Ebook, Salman Rushdie ne difende il prezzo alto

ebook salman rushdie difende prezzo altoPagare un prezzo alto degli ebook è giusto se serve per mantenere lo scrittore. Questo il punto di vista dello scrittore Salman Rushdie. Un punto di vita condivisibile se si parlasse di un mantenimento “naturale” di un autore e non di una frase espressa contestualmente alle accuse ricevute dalla Apple, dalla Harper Collins  e da altre case editrici in merito ad una sorta di “associazione a delinquere” nei confronti dei lettori.

Una difesa davvero particolare nei confronti di quegli editori inquisiti dal Dipartimento della Giustizia statunitensi con l’accusa di gonfiare illecitamente i prezzi degli ebook per favorire i propri introiti. Ecco come si è espresso il controverso scrittore:

Chiunque pensi che un sistema di prezzo equo che permette a un autore di guadagnarsi da vivere sia un cartello ritiene giusto comprare il lavoro di un’altra persona quasi gratis.

Una visione estremista come tutte quelle di Rushdie, il quale punto di vista è essenzialmente quello che se si vendono degli ebook ad un prezzo contenuto, è l’autore a rimetterci . Senza contare, aggiunge, che in questa maniera si punta solo ed esclusivamente alla distruzione del mondo dei libri. Una analisi netta, che non tiene però conto di un fattore. Se un libro costa troppo, ancor più se si parla di un ebook, difficilmente sarà possibile raggiungere vette di vendite altissime.

In questo modo un lettore, anche il più affezionato, sarà interessato ad acquistare il libro in formato elettronico. Un percorso che porta dritto alla pirateria e al calo drastico del mercato. E quindi alla “morte per inedia” della figura dello scrittore.

Tornando al caso del “cartello”, a livello tecnico il problema relativo agli ebook consta nel fatto che vengono offerti alla vendita secondo il “modello agenzia” suggerito a suo tempo da Steve Jobs: le case editrici stabiliscono direttamente il prezzo finale. Al venditore spetta una percentuale pari al 30%.

Un mezzo che non ha abbattuto la concorrenza di colossi come Amazon, ma che ha semplicemente reso i libri elettronici più costosi.

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