Ebook: l’europa avvia indagine sui prezzi

La crisi avanza, i prezzi degli ebook rimangono inspiegabilmente alti e l’Europa corre ai ripari: è stata infatti avviata una indagine ufficiale per capire se quello dell’esistenza di un cartello di editori al fine di tenere alto il costo dei libri elettronici sia solo una ipotesi priva di fondamento o corrisponda alla realtà dei fatti. Questo atto segue l’avvio delle indagini preliminari in tal senso avvenuto lo scorso marzo.

Le motivazioni sono sempre le stesse: il sentore della Commissione europea che fosse stato costituito da alcuni editori, tra i quali figurano ancora una volta Apple ed HarperCollins tra gli altri, un accordo per il quale i prezzi fossero “condannati” a rimanere alti. Per ciò che riguarda la concorrenza, la normativa europea è molto severa: sono vietate in maniera molto ferma metodologie quali cartelli e pratiche restrittive in qualche modo di una libera attività commerciale.

Lo scorso marzo, in virtù di tale normativa, erano state annunciate diverse ispezioni a sorpresa della attività delle varie case editrici proprio per verificare l’esistenza di qualche illecito. A finire ufficialmente sotto indagine è toccato ai seguenti interlocutori del panorama editoriale: Hachette Livre, Harper Collins, Simon&Schuster, Penguin e Verlagsgruppe Georg von Holzbrinck .

Queste, citiamo testualmente,  sarebbero accusate “forse con l’aiuto di Apple”, di avere “adottato pratiche anti-competitive sulle vendite degli ebook”.

Un atteggiamento tale, se venisse confermato dalle indagini ufficiali, risulterebbe lesivo non solo della concorrenza tra case editrici, ma soprattutto nei confronti dei consumatori che sono quindi così inconsapevolmente portati a dover spendere di più se interessati all’acquisto di un ebook. Non stupirebbe poi, alla luce di eventuali prove di colpevolezza, stimare come un tale accordo contribuisce in maniera sostanziale alla “non crescita” del mercato del libro elettronico.  L’essere dispendioso quanto un libro digitale infatti lo rende tutt’altro che appetibile anche a tutti coloro interessati a farne, in nome del risparmio, il principale mezzo di acquisizione letteraria.

 

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