Michela Marzano-Cosa fare delle nostre ferite

Cosa fare delle nostre ferite? di Michela Marzano

Michela Marzano-Cosa fare delle nostre feriteÉ appena uscito per la collana I mattoncini, Cosa fare delle nostre ferite? di Michela Marzano. Il libro si compone di tre brevi saggi che hanno come filo rosso il tema indicato nel sottotitolo del volumetto ovvero La fiducia e l’accettazione dell’altro.

Le nostre ferite infatti derivano spesso proprio dalla relazione con l’altro (dalla fiducia che abbiamo riposto in lui, dalle delusioni che ne derivano) e contemporaneamente dalla scoperta che l’altro, il diverso, il non conformabile ad uno sguardo comune, siamo proprio noi. La negazione dell’alterità non può che generare conflitti interiori e sociali, i cui risultati sono, diciamolo pure, sotto gli occhi di tutti.

Il senso delle nostre ferite (anche quando sappiamo che non guariranno mai e che l’unica possibilità di sopravvivenza è andare oltre), la possibilità di farne qualcosa di produttivo, fecondo, sta tutto in quell’accettazione di sé e del prossimo.

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Carmelo Abbate - Golgota

Golgota. Il reportage di Carmelo Abbate su Chiesa e Pedofilia

Carmelo Abbate - GolgotaQuando mi sono trovata tra le mani Golgota, non sono più stata sicura di volerlo leggere. Pedofilia. Un tema che mi ha sempre fatto orrore e che ora che ho una figlia percepisco come assolutamente devastante. Poi ho deciso di fidarmi. In fondo, quando avevo letto e recensito Sex and the Vatican, il precedente reportage di Carmelo Abbate, le mie resistenze erano state vinte dalla qualità dell’inchiesta, assolutamente professionale e non pruriginosa.

Anche Golgota si conferma come un’inchiesta di qualità. Se vi interessa approfondire il tema, ma sapete di non poter reggere l’orrore di certe descrizioni, ebbene sappiate che non ne troverete. Abbate non ritiene fondamentale, a ragione, elencare il modo in cui avvengono le molestie, questo non cambia la nostra percezione del problema o la sua gravità.

Una caratteristica non da poco, vista la pornografia di alcuni servizi pseudo giornalistici cui ci stanno abituando sia la televisione che la carta stampata. Torniamo però al tema specifico: il giornalista parte da una storia tutta italiana per ampliare lo sguardo in Europa e in tutto il mondo. Si contano migliaia e migliaia di casi conosciuti. Molti altri, ovviamente, non sono mai stati denunciati. In molti casi le vittime non hanno retto e si sono suicidate prima di parlare.

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le voci del silenzio fabio polese federico cenci

Le voci del Silenzio di Fabio Polese e Federico Cenci

le voci del silenzio fabio polese federico cenciLe voci del silenzio. E’ così che Fabio Polese e Federico Cenci intitolano il loro libro e chiamano le voci inascoltate di tutti quegli italiani detenuti all’estero ed abbandonati . Storie di vita e di (mala)giustizia spesso lasciate al loro corso, al naturale svolgimento dei fatti senza che poco, o niente, sia stato fatto. Un volume che non vuole porsi come giudice supremo dei casi introdotti, ma che vuole portare a riflettere su come la vita spesso cambi improvvisamente. E niente sia come prima.

Il principale pregio di questo libro e di conseguenza dei suoi autori, è quello di dare al lettore gli strumenti necessari a farsi una idea della situazione senza subire influenze particolari. 

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Grafologia: sbirciamo tra le righe degli scrittori famosi

Tratti di personalità nella scrittura - Lidia FogaroloSiete anche voi di quelli che si incantano davanti ai manoscritti degli autori famosi? Io mi perdo in biblioteche e musei e contemplo affascinata i testi originali e immagino i loro autori che cercano di dare forma ai pensieri, di costruire un mondo di descrizione in descrizione. Scoprire poi quanto differiscano le scritture l’una dall’altra è davvero affascinante.

In questo particolare momento, per dirne una, mi piacerebbe poter sbirciare sia i taccuini Moleskine di Chatwin che i testi originali di Alda Merini, nonché di Tonino Guerra, di cui è appena giunta notizia della scomparsa.

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davide mattiello - la mossa del riccio

La mossa del riccio di Davide Mattiello, recensione

davide mattiello - la mossa del riccioDopo Nessuno parla con l’arbitro e Godete!, La mossa del riccio è il terzo libro della Add editore che mi ritrovo a “spulciare” con molto interesse e lo ammetto: la Add sta diventando rapidamente una delle mie case editrici preferite.

Le su pubblicazioni non sono mai imponenti o di difficile comprensione e tuttavia sono eclettiche e ricche di stimoli di riflessioni. La mossa del riccio, in particolare, è uno di quei saggi che rischia di far discutere a lungo anche i più moderati tra i membri di un club del libro.

A partire dalla sua storia personale, che lo ha portato a impegnarsi in prima persona in diverse occasioni (sino a orientare le sue energie nella lotta contro la mafia diventando uno dei coordinatori di Libera) e da quelle di protagonisti della storia come Don Lorenzo Milani, Paolo Freire e Danilo Dolci, Mattiello ci offre una riflessione assolutamente non scontata sui rapporti con l’altro e sulla violenza, da considerare nelle sue varie accezioni.

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Zygmunt Bauman, Conversazioni sull’educazione. Recensione

Zygmunt Bauman - Conversazioni sull'educazioneAvevo già parlato di Conversazioni sull’educazione ai primi di dicembre, complice l’arrivo di Bauman in Italia per la presentazione del libro e l’inaugurazione di una libreria Erickson.

Ora ho finalmente avuto l’opportunità di leggere questo interessante saggio e di conoscere un po’ da vicino il famoso sociologo, classe 1925, noto per aver elaborato la teoria della società liquida, ovvero una società che produce e consuma in velocità, che riconosce l’esistenza altrui sulla base di un certo potere d’acquisto e che non si fa più carico della conservazione o trasmissione di competenze e sapere. Ho naturalmente ridotto in modo improprio un pensiero molto più articolato e complesso.

Pensiero che emerge attraverso le rapide e accessibili conversazioni avvenute a distanza tra Zygmunt Bauman e Riccardo Mazzeo e poi riportate nel saggio. I capitoli sono brevi e agili. Gli addetti ai lavori, coloro che già conoscono il tema e anche una certa specifica terminologia, troveranno queste conversazioni godibilissime.

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Roberto Rosetti - Nessuno parla dell'arbitro

Nessuno parla dell’arbitro, recensione

Roberto Rosetti - Nessuno parla dell'arbitroQuando ho cominciato a leggere Nessuno parla dell’arbitro, non immaginavo gli effetti che il libro di Roberto Rossetti avrebbe avuto su di me. La premessa, naturalmente, è che non amo il calcio, seguo solo i mondiali (e certo lo faccio con molta attenzione) e non appena sento due uomini che parlano di questo sport mi do alla fuga (non so perché quando ne parlano le donne lo trovo più curioso).

Adesso, però, so che se il mondo del calcio non mi affascina, mi piace però quello degli arbitri. Rossetti, infatti, mi ha lasciata entrare in una sorta di dimensione parallela e lo ha fatto non solo senza provocarmi alcuno sbadiglio, ma facendomi ridere da sola al punto che mio marito è venuto a vedere cosa stava succedendo, convinto che fossi alle prese con I love shopping.

Partendo dagli ottavi di finale del 2010 in cui la partita Argentina e Messico si giocava su un gol di Tevez e sulla decisione arbitrale in merito, Rossetti ci racconta com’è la vita degli arbitri. Lo fa descrivendo non solo il mondo del calcio, ma anche raccontandoci la sua storia personale. In primis di come cercava di barcamenarsi tra un tifoso del Toro e uno della Juve, appartenenti entrambi alla sua famiglia.

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alessandra di pietro - godete!

Godete!, recensione

alessandra di pietro - godete!Come fanno sesso le donne? Come immaginano di fare sesso? Prediligono gli uomini o amano anche toccarsi tra di loro? Guardano i porno, le donne? Quali? Come cambiano le cose durante una gravidanza? Come si modifica la vita sessuale dopo gli anta? E infine: ci sono davvero ottantenni che comprano i vibratori?

Godete! è uno di quei libri che danno più di quello che promettono. La Di Pietro, giornalista su Gioia, ci regala una riflessione sul sesso delle donne che non è affatto scontata e che sembra raccogliere tutti gli stimoli, i commenti, i pensieri che anche a me capita di incontrare nel web, nei blog, sulle bacheche di Facebook.

Le donne stanno ricominciando a pensare diversamente e in modo originale e personale alla propria sessualità e Alessandra Di Pietro riesce a ricomporre con un linguaggio chiaro, ma mai banale, questi ragionamenti. Nonostante infatti grandi cambiamenti culturali, successivi agli anni sessanta, ci sono ancora troppi luoghi comuni e troppi tentativi di incasellare il desiderio femminile e l’espressione di questo desiderio, in stereotipi legati esclusivamente ad una sessualità spiccatamente maschile.

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donata francescato-ridere è una cosa seria

Ridere è una cosa seria, di Donata Francescato

donata francescato-ridere è una cosa seriaQuante volte abbiamo sentito dire o letto anche che ridere fa bene? Che gli effetti di una risata non sono soltanto psicologici, ma anche fisici perché mantengono elastico il visto e migliorano il tono delle rughe e regalano una vecchiaia piena di segni orizzontali sul viso e non verticali?

Da questo punto di vista, probabilmente, il libro di Donata Francescato non vi offrirà niente di nuovo agli addetti ai lavori, a parte una carrellata di studi interessanti sul tema e una serie di considerazioni interessanti sulla risata declinata al femminile rispetto a quella maschile. In realtà il bello di questo libro lo troviamo nella seconda parte.

Donata Francescato analizza i risvolti positivi della risata in situazioni concrete: nella coppia fa durare più a lungo l’amore, in medicina e nei percorsi psicoterapeutici accelera la guarigione, in politica aiuta a vincere le elezioni e via dicendo.

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elogio del fallimento

Elogio del fallimento, di Massimo Recalcati

elogio del fallimentoCi sono temi ed autori che nel mio ultimo anno da lettrice mi si presentano costantemente, quasi a volermi costringere a riflettere su un dato argomento in modo diverso. Uno di questi autori è Massimo Recalcati ed uno dei temi di cui parlo è l’anoressia.

Del primo mi era stato consigliato il saggio Cosa resta del padre e per quanto riguarda il tema dell’anoressia, mi ci ero imbattuta seguendo il percorso della filosofa e scrittrice Michela Marzano.

In Elogio del fallimento, che raccoglie interventi ed interviste inediti tenuti dallo psicoanalista lacaniano dal 98′ al 2011, ho ritrovato una interessante lettura della società odierna, della figura del padre, del significato del corpo, del valore e del significato di anoressia e bulimia, considerati non come una malattia in sé, ma un sintomo oltre il quale muoversi, se si vuole veramente arrivare ad una soluzione/guarigione.

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