Al crepuscolo, di Stephen King

Quando parliamo di Al crepuscolo, non  parliamo semplicemente di una raccolta di storie firmate da Stephen King ma soprattutto di una anteprima mondiale avvenuta per la prima volta in Italia. I fan italiani del Re hanno infatti avuto modo di leggerlo circa due settimane prima dei propri “colleghi statunitensi”. Nel nostro paese il libro è infatti uscito il 21 ottobre del 2008 mentre nel resto del mondo l’11 novembre dello stesso anno.

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La metà oscura, di Stephen King

La metà oscura è stato l’unico libro di Stepheng King in grado di spaventarmi. Ogni volta che l’ho riletto ( ed a conti fatti saremo arrivati negli anni almeno a 7-8 volte). Scritto da nostro autore in risposta all’outing effettuato quando ha deciso di rinunciare allo pseudonimo di Richard Bachman, questo libro è in grado di penetrare a fondo nella mente del lettore, portandolo a pensare al suo lato più oscuro e violento. E non perché particolarmente cruento, ma per la sua semplicità.

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Don Camillo, di Giovanni Guareschi

Don Camillo, un nome che dice tutto, e non solo per la fama derivante dalle sue trasposizioni cinematografiche con protagonista Fernandel. Chi ha avuto la fortuna di leggere Giovanni Guareschi in qualsiasi forma, sa che non vi è opera migliore del suo Don Camillo per avere una diapositiva di quella che era l’Italia del dopo guerra con i suoi vizi e le sue virtù.Ed in fin dei conti la bellezza di un opera come quella dello scrittore, ( e Don Camillo è solo il primo di una serie di libri che raccolgono le storie di questo stravagante parroco, e del suo “nemico” Peppone, sindaco comunista n.d.r.) è proprio la sua capacità di essere attuale.

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La cruna dell’ago, di Ken Follett

La cruna dell’ago è forse l’unico libro di Ken Follett che sia stato in grado di emozionarmi. Ambientato durante la seconda guerra mondiale è uno dei pochi thriller che nel corso della mia “carriera” di lettrice abbia trovato abbastanza interessante sotto diversi profili. Non lo nego: in materia di gialli e simili sono molto difficile da accontentare. Eppure ho trovato lo scrittore estremamente convincente in questo frangente.

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Presentazione di Dieci Donne, di Marcela Serrano

Dieci Donne è il nuovo romanzo, tutto al femminile, di Marcela Serrano, la scrittrice che ama parlare delle donne e delle loro storie, verità di dolore e di ricordi da raccontare che si fondono alle esperienze delle altre anime femminile presenti nel romanzo che parlano e si ritraggono a parole davanti alla loro psicoterapeuta, Natasha. Sarà proprio Natasha a riunire nel suo studio le donne che fanno parte del romanzo, nove donne (dieci, compresa la psicoterapeuta) che inizieranno a parlare di sé, del loro rapporto con l’amore, della loro relazione con un genitore che non ha mai dimostrato di amarle, di un donna che diventa genitore e che non sa come dimostrare affetto ai suoi piccoli, di una carriera che non c’è più e che viene rimpianta ogni giorno perché non si è in grado di apprezzare la vita quotidiana e l’età che avanza. Nel romanzo della Seranno ogni capitolo viene dedicato a una donna fino a tracciare, a fine romanzo, il ritratto completo delle protagoniste; una foto di famiglia che, oltre alle identità superficiali di Natasha, Francisca, Mané, Simona, Juana, Layla, Luisa, Guadalupe, Andrea e Ana Rosa, ora mostra anche la parte più intima del loro cuore.

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Il libro segreto di Dante, di Francesco Fioretti

Ne rimasi incuriosita scrivendone per voi la presentazione. E complice un buon prezzo, va detta tutta, decisi di comprarlo. Parlo de “Il libro segreto di Dante” di Francesco Fioretti.  Si tratta di una storia della quale non vedevo l’ora di fare una recensione perché mi ha lasciato particolarmente colpita in positivo per alcuni versi e decisamente sconcertata per altri. Soprattutto in virtù del fatto che io amo poco i libri in qualche modo “revisionisti” della storia alla Dan Brown.

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copertina pelecanos il sognatore

George Pelecanos, Il Sognatore

copertina pelecanos il sognatoreUn bel thriller, anzi un vero thriller questo di Pelecanos. Perché lo leggi dall’inizio alla fine con il fiato sospeso, con la sensazione davvero poco piacevole che qualcosa sta per accadere anche se non sai cosa.

Mentre cerchi di cogliere qualche indizio, mentre cerchi di capire dove l’autore cerca di condurti, ti rendi conto che il suo obiettivo principale non è solo raccontare una storia coinvolgente e farti trascorrere del tempo in modo piacevole.

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Elianto, di Stefano Benni

Non amo particolarmente Stefano Benni e sicuramente si tratta di una mia pecca visto che il suo stile è molto buono. In realtà le storie non mi hanno mai convinto molto. Eccezione fatta per Elianto, il quale mi ha sempre coinvolto ed emozionato. E’ stato uno dei primi libri a farmi venire le lacrime agli occhi in giovane età; uno dei quali, sebbene non apprezzandone l’autore ho sentito mio e non mi è dispiaciuto rileggere negli anni.

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Addio alle armi, di Ernest Hemingway

Addio alle Armi è forse il romanzo di Ernest Hemingway più conosciuto.  E l’unico da me, apprezzato. In questo, inutile negarlo, ebbe un forte aiuto da parte della trasposizione cinematografica delle memorie di Agnes Von Kurowsky, l’infermiera con la quale in Italia Ernest Hemingway ebbe una storia travagliata e molto particolare. Addio alle Armi nasce ispirato da tale storia, ed è palese, almeno dal mio punto di vista che la sua conclusione dipenda da come le cose si evolsero nella realtà.

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A volte ritornano, di Stephen King

A volte ritornano è forse l’antologia di racconti di Stephen King più conosciuta anche da coloro che con lo scrittore americano decidono di non avere a che fare, specialmente tra le generazioni degli anni 80. Questo è dovuto in buona parte alla serie di film per il cinema e la televisione da lui estratti. Posso dire che è la sua migliore raccolta? No. Posso dire che al suo interno vi sono dei capolavori? Si, la risposta in questo caso è nettamente affermativa.

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