3096 giorni - Natascha Kampusch

3096 giorni, di Natascha Kampusch

3096 giorni - Natascha Kampusch

E’ difficile pensare ad una recensione tradizionale per un libro del genere. E’ così particolare e personale che pensare ad una votazione è pressochè impossibile. Da una biografia come “3096 giorni” di Natascha Kampusch, la ragazza allora diciottenne che nel 2006  riuscì a sfuggire dal suo aguzzino dopo un rapimento durato otto anni, si può solo che imparare. Perchè ciò che è stata capace di sopportare questa giovane esula veramente da ogni umana comprensione.

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boia di roma giovanni battista bugatti

Il Boia di Roma di Giovanni Battista Bugatti

boia di roma giovanni battista bugattiSarà sinonimo di sadismo allo stato (non troppo) iniziale? E chi lo sa. Posso solo dirvi che il libro “Il boia di Roma” scritto da Giovanni Battista Bugatti, in arte Mastro Titta è meglio di un poliziesco tra i più moderni. Senza contare che è la fedele ricostruzione della sua carriera, scritta di suo pugno. Un po’ romanzata forse nei toni, non nei fatti, ma davvero incredibile.

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baciami come uno sconosciuto gene wilder

Baciami come uno sconosciuto, di Gene Wilder

 baciami come uno sconosciuto gene wilder Se si ama Gene Wilder e si adorano i suoi personaggi, “Baciami come uno sconosciuto”  è un libro che non può mancare nella propria biblioteca. Non vorrei esagerare nel nominare questa biografia “la quintessenza” dell’attore, ma davvero poco ci manca. Un racconto fedele (talvolta anche troppo) della vita di Wilder a partire dalla sua nascita fino ad arrivare a quello che è stato più o meno il suo “buen ritiro” dal cinema.

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Igor Salomone - Con occhi di padre

Con occhi di padre, di Igor Salomone

Igor Salomone - Con occhi di padreUn padre, una figlia, la sindrome di Angelman e un mondo da ridefinire. Con occhi di padre di Igor Salomone, è una sorta di diario in cui l’autore si confronta, e chiama in causa anche noi lettori, sul tema, sul senso, sui percorsi, sui passi della disabilità.

Non è un libro facile. Certo, è scritto in modo chiarissimo e lontano da ogni pietismo o racconto verità cui siamo da anni abituati.

Tuttavia non è un libro facile, perché “pecca” di onestà intellettuale. Igor Salomone non cerca di rendere più semplice il suo racconto: non è compiacente con se stesso né con il lettore. Smonta ad uno ad uno i luoghi comuni sulla paternità, sulla disabilità e sui confronti con il mondo normale.

Molti dei commenti citati, quelli di noi genitori non toccati da questi problemi, sono forse gli stessi che abbiamo fatto anche noi in situazioni simili (ma sai, tutti i bambini fanno così), ignorando, lo dico in senso letterale, i sentimenti altrui, la difficoltà, la fatica.

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Stéphan Hessel - Danza con il secolo

Stéphane Hessel, Danza con il secolo. Recensione

Stéphan Hessel - Danza con il secoloSe vi nomino Duchamp, Piccasso, Ernst, Jules e Jim vi si spalanca qualche cassetto della memoria? Suppongo di sì. Sono solo alcuni dei nomi o delle storie che troverete in Danza con il Secolo, la sorprendente autobiografia di Stéphane Hessel, novantaquattrenne, autore del ben più famoso Indignatevi!

Hessel nasce a Berlino nel 1917 da una famiglia di origini ebraiche, ma convertita al luteranesimo. I suoi genitori sono appassionati di arte e letteratura e crescono i figli in un clima culturale che farebbe invidia davvero a molti di noi.

Quando Hessel è ancora bambino si trasferiscono in Francia e sarà la lingua francese, unitamente al percorso scolastico intrapreso, che spalancherà a Stéphan le porte della cultura internazionale. Probabilmente vi chiederete a questo punto cosa c’entrano Jules e Jim in questo percorso di vita.

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Valerie Tasso - Antimanuale del sesso

Valérie Tasso, Antimanuale del sesso. Recensione

Valerie Tasso - Antimanuale del sessoValérie Tasso è diventata nota al grande pubblico con Diario di una ninfomane, in cui raccontava della sua scelta di prostituirsi, lei che si dedicava appassionatamente e furiosamente al sesso per conoscere meglio se stessa, per necessità economica.

I racconti biografici della Tasso, proseguiti poi con altri volumi, non sono, secondo me, scandalosi semplicemente per la tranquillità e spudoratezza con cui ci concede di conoscere la sua vita privata e le sue scelte sessuali.

Valérie Tasso spiazza il lettore di pagina in pagina per il livello della narrazione e del linguaggio usato. Non rientra infatti nello stereotipo di donna perduta o prostituta che si muove da sempre nel nostro immaginario. La scrittrice è si è infatti laureata prima in Scienze economiche e in Lingue e letterature straniere e successivamente in Sessuologia.

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bambina buona

La bambina buona, di Chiara Rapaccini

bambina buonaCi sono alcuni libri che mi colpiscono senza un motivo apparente. Magari vengo colpita dalla copertina o dal titolo e allora non resisto è una sorta di amore a prima vista e allora mi ci fiondo, senza sapere nulla dell’autore, dell’autrice in questo caso, o della storia.

Ho cominciato La bambina buona così, a scatola chiusa. Non ho letto le note in copertina, non ho sbirciato tra i capitoli (come faccio di solito) non mi sono assolutamente informata su chi lo aveva scritto.

Così mentre leggevo non mi rendevo conto che stavo per entrare in un pezzo di storia, straordinariamente lontana eppure tanto vicina alla mia.

Tra me e l’autrice ci sono infatti ben sedici anni di differenza, eppure mentre racconta della sua infanzia, delle citazioni materne, dello stereotipo della brava bambina da tenere sempre a mente e di Pierino il Porcospino, io ritorno alla mia di infanzia.

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copertina michela marzano

Volevo essere una farfalla, recensione

copertina michela marzanoMi ero chiesta tempo fa come mai Michela Marzano avesse deciso di parlare di sé, della sua difficile storia personale, così apertamente. Avevo cercato di intuire le motivazioni alla base della sua scelta, che avevo trovato molto coraggiosa. Di coraggio, invece, io non ne avevo ancora per comprare Volevo essere una farfalla.

Quando l’ho trovato, l’ho letto tutto in una volta. Intanto, perché è scritto molto bene e in modo interessante. Non è strutturato infatti come una classica autobiografia, che segue un iter cronologico e un tono da cronaca nera nella narrazione.

La scrittura della Marzano è chiara, tesa, onesta, lucida. La fortissima impressione che ho ricavato da queste pagine così intense è che siano piene di forza e di consapevolezza.

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copertina giancarlo bregantini

Non possiamo tacere, di Giancarlo Bregantini

copertina giancarlo bregantiniBregantini, trentino, prete operaio, prete nelle carceri, è conosciuto per il suo periodo di episcopato nella diocesi di Locri-Gerace, in Calabria.

Non possiamo tacere, che racconta appunto di quel periodo, non è una semplice autobiografia, ma una storia di relazioni, di progetti, di reciproca conoscenza, di creazione.

Riconoscerete in lui e nella gente da lui incontrata, la capacità di andare oltre se stessi (o quel poco di se stessi cui le circostanze hanno permesso di crescere), per diventare uomini e donne, “attori” della propria esistenza in senso pieno.

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