Genova: arrivano i “biblioshopper”

Il progetto è stato presentato a Genova e propria la città portuale potrà godere dei primi frutti di quest’ottima iniziativa. Come suggerisce il titolo, presto la città vedrà l’introduzione di nuovi strumenti di commercio, i “biblioshopper”, ossia sacchetti di stoffa grazie ai quali potranno essere riforniti di testi la biblioteca del carcere di Chiavari e tutte le biblioteche del territorio e in qualche modo collegate al centro sistema bibliotecario provinciale. Il progetto è stato realizzato grazie al supporto degli assessorati alle Carceri e alla Cultura della Provincia e grazie soprattutto al lavoro dei detenuti del laboratorio O’Press, centro di lavoro inserito nelle operazione della Bottega Solidale, punto della sezione Alta sicurezza del Carcere di Marassi. Ma com’è stato realizzato il progetto?

Le borse in stoffa, create appositamente pensando ai libri come veicoli di cultura, in questo caso offrono un ulteriore significato: le biblioshopper, realizzate con il contributo di altri centri, mettono in luce lo sforzo e l’impegno di carceri, enti locali e associazioni di aiuto non solo in territorio italiano ma anche estero, basti pensare che la tela con la quale sono state realizzate le borse è prodotta dalle donne del Burkina Faso, che hanno così steso lo sfondo in tessuto che ha poi ospitato il logo vincitore di un concorso interno al carcere; ogni partecipante ha infatti avuto la possibilità di creare un logo che rappresentasse l’iniziativa e uno solo si è aggiudicato lo spazio della shopper. Le borse sono poi state stampate nel laboratorio O’ Press, dove lavorano a pieno ritmo ben cinque detenuti che hanno avuto l’occasione di stampare anche T-shirt famose firmate dalle celebri frasi di cantanti noti come Vasco, Capossela, De André e molti altri.  

L’assessore provinciale Bertolotto ha commentato positivamente i risultati raggiunti: “Tutti insieme abbiamo dato vita a un progetto che con i nuovi contenitori in tessuto per i libri della rete della Provincia con le biblioteche del territorio mette in luce la positiva collaborazione tra carcere, enti locali e associazioni e il lavoro svolto dalle persone detenute attraverso progetti che offrono loro opportunità anche in preparazione del loro reinserimento e che la Provincia sostiene con grande convinzione.”

[Photo Credits 5magazine]

Lascia un commento