Bel Ami e Robert Pattinson, dal libro al film

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Lettori e lettrici di Libri e Bit, avete già visto il film Bel-Ami con Robert Pattinson? Avete già letto il romanzo? Li avete confrontati tra di loro? Devo confessarvi che appartengo alla schiera di chi ha visto prima il film e poi ha letto il libro.

Conoscevo ovviamente Maupassant per la sua fama, ma non avevo mai osato leggerlo temendo di trovarmi di fronte a pesanti romanzi di fine ottocento. Sta di fatto che mentre ammiravo Uma Thurman, Christina Ricci e Kristin Scott Thomas alle prese con Robert Pattinson, mi son detta che era arrivato il momento di lanciarmi in questo capolavoro in cui le donne sembrano farla da padrone.

Naturalmente mi sono trovata di fronte a tutt’altra storia. Vi sintetizzo le principali differenze che ho riscontrato tra film e romanzo, dando per scontato che difficilmente una riduzione cinematografica riesce a rendere la complessità di una storia così articolata e le osservazioni sottili del suo scrittore.

La prima nota devo farla a proposito dell’aspetto e dell’età delle donne incontrate dallo scaltro Duroy. Nel romanzo sono tutte in carne, con seno e fianchi importanti. Giovani o giovanissime. Nel film, eccetto Christina Ricci che impersona Clotilde de Marelle, sono invece magrissime. Anche il signor Forestier, l’amico che introduce Duroy al giornalismo, è un giovane uomo che risulta invece piuttosto anziano rispetto a Pattinson.

Inoltre le donne incontrate da Duroy sono tutte scaltre, intelligenti, mentre nel romanzo, eccetto Madeleine Forestier, sono piuttosto oche o comunque Georges Duroy le percepisce come tali. Lo stesso Duroy, che nel film sembra quasi un giovane uomo costretto da un brusco risveglio a vendicarsi di una società che lo irride, è in realtà il classico villain.

Pieno di avidità, rabbia, gelosia, capace di picchiare una donna, di sedurne un’altra non per vendetta ma solo per vanità personale. Insomma, se alla fine del film la sensazione è che alla fine Bel-Ami abbia fatto bene a ribaltare a suo favore la situazione, nel romanzo non appare assolutamente giustificabile per il suo comportamento.

Senza contare che attraverso la sua storia Maupassant irride non solo tutte le classi sociali, ma anche molte delle professioni citate: giornalisti, politici, intellettuali, bottegai. Un’occasione ghiotta, considerato che molti commenti di Maupassant sono ancora sorprendentemente e tristemente attuali, che gli autori del film si sono lasciati sfuggire.

Il film si fa guardare, pur ribaltando secondo me la trama, e il terzetto di attrici emerge in modo prepotente su Pattinson, piuttosto bolso, per indicazioni precise del regista (scordatevi i suoi addominali vampireschi). I colleghi de Il cinemaniaco hanno recensito favorevolmente le prestazioni del giovane attore:

Pattinson comunque, detrattori a prescindere prosegue la sua disintossicazione dall’affettato vampiro che alla stregua dell’Harry Potter di Daniel Radcliffe stava rischiando di affossare un indubbio talento che in Bel Ami si affina ulteriormente e supportato da un cast al femminile di indubbio valore può finalmente caratterizzare un personaggio altro: ambiguo, ambizioso e amorale.

Per quanto mi riguarda ribadirò, fino alla nausea, che film come questo e romanzi come Bel-Ami dovrebbero trovare più spazio nei programmi scolastici. Non me ne voglia Manzoni, ma Maupassant, forse anche grazie ad una moderna traduzione, si legge con piacere e i suoi cattivissimi personaggi sono decisamente più affascinanti di Renzo e Lucia. Altri articoli in tema su Libri e Bit: il vip in copertina, Pattinson come Bel-Ami, recensione di Bel-Ami.

1 commento su “Bel Ami e Robert Pattinson, dal libro al film”

  1. Che poi, Bel Ami è stato girato o subito dopo Twilight o New Moon. Data la mancanza di addominale presumo dopo il primo ;). Parliamo comunque di più di due anni fa. Secondo me sinonimo del fatto che i critici, quando si tratta di Pattinson, non si concentrano sulle sue doti. Io personalmente detesto il suo doppiatore e preferisco l’originale.
    Per quanto riguarda il libro… (che ho letto prima… il film ancora devo vederlo), lo trovo molto, molto bello. Non sono riuscita a impormi di smetterlo nemmeno per una piccola pausa.

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