Barbablù, il nuovo romanzo di Amélie Nothomb

barbablù-amelie-nothombÈ uscito nei giorni scorsi il ventesimo romanzo della scrittrice belga Amélie Nothomb, intitolato Barbablù ed edito da Voland. La Nothomb, caso letterario degli ultimi anni, che ha saputo appassionare il pubblico con le sue storie e il suo stile narrativo, torna con un romanzo che affonda nel mito ma che risulta quanto mai attuale.

Non tradisce le aspettative neanche Barbablù, il suo ultimo lavoro, un romanzo che indaga nei meccanismi dell’amore, nella doppiezza della natura umana e che rivendica il diritto ad avere dei segreti.

Il titolo evoca immediatamente il mito letterario di Barbablù, il personaggio appartenente alla tradizione orale popolare e protagonista della fiaba trascritta da Charles Perrault nel XVII secolo; con Barbablù la Nothomb affronta il tema dell’orco e dell’incontro del male lungo il cammino. Come nella fiaba originale, il Barbablù di questo romanzo è una persona che nasconde dei segreti che non svela a nessuno, è un seduttore che colleziona amanti che poi spariscono nel nulla.

Un mostro che tutti incontriamo nel cammino, che può essere sia fuori che dentro di noi e che ci costringe ad avere a che fare con le grandi domande dell’umanità: cos’è l’amore e a che punto le nostre paure ci rendono schiavi e ci condizionano.

Barbablù di Amélie Nothomb, la trama

Saturnine è una giovane ragazza belga che cerca un alloggio a Parigi; per una cifra molto modesta trova alloggio in un magnifico appartamento da condividere con il Grande di Spagna don Elemirio Nibal y Milcar, l’eccentrico proprietario. Ma Saturnine non sa che otto donne prima di lei hanno abitato in quella bellissima casa delle quali non si hanno più notizie. Sarà proprio Saturnine a sfidare il “mostro”, facendo finta che non lo sia e trattandolo come se fosse normale, togliendogli così la sua “patente di mostro”.

Titolo: Barbablù
Autore: Amélie Nothomb
Editore: Voland
Pagine: 112
Prezzo: 14 euro

 

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