Amazon diventa editore: il malumore delle case editrici tradizionali

Amazon ha deciso di lanciarsi nel grande mondo degli editori.  La presentazione della collana 47North, con l’accenno ad una nuova divisione editoriale  ci aveva fatto più che presagire qualcosa, ma oggi se ne è avuta conferma diretta: l’azienda non solo manterrà il suo servizio di self publishing ma proporrà dei veri e propri contratti agli scrittori che troverà di proprio gradimento. Questa scelta si preannuncia come un vero e proprio cambiamento nell’intero mercato editoriale.

Ed il perché è presto detto. Se attraverso gli ebook ed il suo store in generale l’azienda ha dato l’impressione all’attore di non aver bisogno di librerie, il salto mentale e fisico in questo caso è più alto: il sorpasso (pratico) degli editori tradizionali. Una vera e propria sberla al settore che sembra aver risvegliato, almeno per il tempo destinato all’indignazione, le case editrici, soprattutto le più grandi, che si vedono completamente tagliate fuori.

Solo questo autunno Amazon si prepara a pubblicare ben 122 libri, mai pubblicati finora, che coprono tutti i generi e che verranno messi in vendita sia in forma cartacea che in formato elettronico. Una vera e propria bomba che deflagra e che non solo mette a rischio le case editrici (al momento in effettivo pericolo vi sono solo quelle statunitensi, n.d.r.), ma anche la professione stessa dell’agente letterario che diventa di per sé inutile.

A capo dell’impresa Amazon ha messo Laurence Kirshbaym, ex capo del settore libri della Warner che si è già accaparrato tra gli altri, le memorie della attrice-regista Penny Marshall. La forza di Amazon in tal senso? Una rete di distribuzione immensa e capillare,  fondi cospicui derivanti dalle innovazioni che ha immesso nel mercato e che tanto sono piaciute ai clienti, ed una capacità di inventiva davvero unica.

La polemica è molto alta, sia da parte delle librerie indipendenti da quella degli editori e degli agenti. La scusa è che in questa maniera a rimetterci saranno solo gli autori. Staremo a vedere.

Lascia un commento