Storia naturale del nerd: un saggio divertente per conoscere il fenomeno

Occhiali grandi, abbigliamento improbabile, devozione per Star Trek, genio innato per i calcoli matematici e un’insana passione per i computer. Se vi riconoscete in questa descrizione, allora siamo lieti di comunicarvi che siete irrimediabilmente nerd. Fate parte di quella categoria che finalmente ha trovato spazio nel libro Storia naturale del nerd di Benjamin Nugent (Isbn edizioni, 256 pagine, 19,90 euro). A scriverlo è stato proprio uno che di nerdismo se ne intende, dato che in gioventù ha trascorso un’intera estate per imparare a programmare un Radio Shack TRS-80 in BASIC, e che ancora oggi, nonostante gli anni in più, passa buona parte della giornata davanti al pc.

Nel libro, Nugent propone una divertente e accurata analisi sociologica sui vari tipi di nerd, con una notevole attenzione accademica su un argomento che fino ad ora è stato trattato con leggerezza. Si parte dai primi anni dell’800, con figure come Mary di Orgoglio e pregiudizio o il barone Victor Von Frankestein, protagonista del romanzo di Mary Shelley, fino ad arrivare a Dungeons & Dragons e all’Otaku, termine nipponico per indicare un appassionato in modo ossessivo di manga e videogiochi.

I nerd, questi ex sconosciuti, oggi hanno trovato un ruolo nella società senza necessariamente essere marginalizzati a causa del loro amore per videogames e linguaggi di programmazione. In fondo, stiamo parlando di quella cultura che ci ha regalato personalità quali Bill Gates, Steve Jobs, Steven Spielberg e Mark Zuckerberg, un tempo sfigatissimi secchioni, oggi guru e modelli per milioni di persone. Attraverso esempi di casi reali e ricordi di infanzia, questo saggio ha la capacità di delineare un fenomeno che nel giro di pochi decenni ha raggiunto i vertici della cultura pop mondiale.

La casa editrice Isbn ha dedicato una sorta di mini-sito al libro di Nugent, creando una sezione in cui è possibile leggere le prime pagine e un’altra che raccoglie diversi test per misurare la vostra nerditudine. Senza dimenticare i video e la sitografia di riferimento per veri esperti del fenomeno. E se volete condividere le vostre cose da nerd, basta inviare un e-mail con le foto a questo indirizzo [email protected].

Insomma, la rivoluzione dei nerd è solo inziata!

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