The Book Booth: la libreria più piccola d’America

Dopo avervi presentato le librerie di design più interessanti dell’ultimo momento e avervi fatto scoprire l’Uni Project, la libreria itinerante al cubo, oggi è la volta della Book Booth, uno spazio ridotto e pieno zeppo di libri che ha fatto guadagnare al progetto il titolo di “libreria più piccola degli Stati Uniti”. La libreria, uno spazio creato sull’onda della libreria a cabina telefonica aperta in Inghilterra, è stata posizionata a New York, al Clinton Corners ed è in grado di ospitare due lettori alla volta che, con una giravolta, potranno avere una visuale completa dei libri che sono a disposizione di tutti i lettori. L’idea è stata messa in pratica da Claudia Cooley (la vedete nella foto qui a lato) che, intervistata, ha spiegato il perché di questa bizzarra scelta svelando qualche progetto per il futuro. La fondatrice della libreria ha dichiarato di ricreato la stessa cabina telefonica diventata ormai famosa in Inghilterra e ha deciso, con la complicità della città di New York, di aprire uno spazio (super ridotto) e far ospitare al suo interno i libri che la comunità credeva dovessero essere forniti ai cittadini.

Ognuno ha così donato un libro e, a quanto racconta la proprietaria, la libreria è ancora in fase di definizione. All’interno della Book Booth, infatti, è stato inserito un foglio dove i lettori sono liberi di inserire il libro che vorrebbero leggere. Il lettore che, leggendo il suggerimento, sa di possedere ciò che gli altri stavano cercando è libero di portare il libro nella libreria e fare così felice il richiedente.

Il tutto viene fatto in maniera assolutamente rispettosa, altruista e… green! La libreria infatti non ha bisogno di luce né altri servizi: ogni lettore è libero di entrare e mantenere il luogo ordinato e sempre piacevole. L’esperimento sta funzionando alla perfezione e tutti i lettori sono felici e soddisfatti: quanti Paesi potrebbero vantare lo stesso servizio?!

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